Microsoft ha annunciato che Windows 10 , il suo sistema operativo a finestre/piastrelle di nuova generazione, uscirà entro la prossima estate. Mancano quindi 6 mesi al massimo per poter toccare con mano quanto la corporation di Redmond ha fatto per segnare uno spartiacque rispetto a Windows 8.x.
In estate Windows 10 arriverà nei negozi e sugli HDD degli utenti di 190 diversi paesi in 111 lingue diverse, ha rivelato Microsoft, e per mercati particolarmente importanti come la Cina vengono annunciate iniziative pensate per distribuire l’OS velocemente e a un gran numero di possessori di PC.
Nel mercato cinese Lenovo si impegna infatti a offrire l’aggiornamento gratuito a Windows 10 nei suoi negozi e centri di supporto, Qihu 360 fornirà l’OS ai suoi utenti a costo zero e altrettanto farà Tencent: in questi due ultimi casi si parla di una potenziale base di utenza rispettivamente di 500 milioni e 800 milioni di persone.
Sempre per il mercato cinese, poi, Microsoft ha approntato una collaborazione con il produttore di gadget mobile Xiaomi nel tentativo di rianimare Windows (ex)Phone: ai proprietari dello smartphone Android Mi 4 verrà offerta la possibilità di un “reflash” della ROM del dispositivo, operazione gratuita che permetterà agli utenti interessati di testare la preview di Windows 10 in versione cellulare.
L’aggiornamento a Windows 10 sarà gratuito, su PC opportunamente “qualificati”, anche per chi al momento utilizza una versione “non genuina” di un OS Windows moderno, promette ancora Microsoft , mentre per la sicurezza arriva la nuova API Passport e la funzionalità Windows Hello per eseguire il login tramite letture di caratteristiche biometriche come impronte e lineamenti del volto.
Windows Hello è una funzione opzionale che Microsoft descrive come adatta soprattutto agli ambienti enterprise, ma tanto è bastato per far gridare alla “morte delle password” su organi di informazione specializzati e non.
La stessa esagerata sovraesposizione – con tanto di falsa notifica di morte – è seguita circa il presunto funerale di Internet Explorer, browser destinato a giocare un ruolo secondario (rispetto a Spartan) su Windows 10 ma che continua a essere disponibile anche in futuro per chi ne avrà necessità.
Alfonso Maruccia