La California salva i droni

La California salva i droni

Il Governatore pone il veto sulla nuova legge anti-guardoni. Ma il dibattito infuria in tutti gli USA
Il Governatore pone il veto sulla nuova legge anti-guardoni. Ma il dibattito infuria in tutti gli USA

Il governatore della California Jerry Brown ha posto il veto sulla legge del senato nazionale nota come Senate Bill 142 , la legge che avrebbe dovuto trasformare in un’ infrazione riconosciuta il sorvolo di abitazioni e terreni privati da parte di un drone. Una misura particolarmente sentita nella terra di Hollywood, dove sono molte le case e le ville abitate da personaggi che hanno tutto da guadagnare in una privacy che comprenda anche lo spazio aereo .

La proposta di legge arrivava dai Democratici, dunque potrebbe sorprendere che il Governatore dello stesso partito abbia posto il veto : ma secondo Brown ci potrebbero essere conseguenze imprevedibili per il nascente mercato dell’aviazione telecomandata privata , conseguenze che vanno analizzate e valutate con attenzione prima di procedere con l’approvazione di una legge

“La tecnologia dei droni certamente solleva nuove questioni che meritano un’attenta valutazione – ha scritto il Governatore nella lettera che giustifica il veto – Questa legge, tuttavia, sebbene sia mossa da buone intenzioni potrebbe esporre sia l’hobbysta occasionale che l’attività commerciale approvata dalla FAA a gravosi contenziosi”. Negli USA, nazione notoriamente attenta ad evitare eccessiva regolamentazione dei mercati soprattutto se in fase di nascita ed espansione, basta un rischio del genere per mettere sull’avviso e dunque porre il veto su una legge.

Ciò non significa comunque che in California o altrove negli altri stati federali la questione non sia presa seriamente : nello Stato del Sole si dovrebbe aprire a questo punto un dibattito su come regolare il volo dei droni privati, emendando e riproponendo una legge analoga a quella appena bocciata, altrove si ragiona su provvedimenti simili (ce ne sarebbero più di 150 in discussione ).

La decisione ha per ora raccolto l’approvazione e la soddisfazione delle associazioni come la CEA, che riunisce le aziende attive nel mercato dell’elettronica di consumo e organizza tra l’altro il CES di Las Vegas.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
14 set 2015
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