La Cina dichiara guerra agli SMS criminali

La Cina dichiara guerra agli SMS criminali

I messaggi con contenuti illeciti sono nel mirino delle forze dell'ordine
I messaggi con contenuti illeciti sono nel mirino delle forze dell'ordine


Pechino – L’SMS è uno strumento di comunicazione conciso, immediato e agile, soprattutto per chi lo usa di frequente e si destreggia con la scrittura facilitata. E il governo cinese si è accorto che il “messaggino”, per queste sue caratteristiche di “snellezza”, viene spesso usato per scopi truffaldini.

Il mercato della telefonia mobile del Paese più popolato del pianeta ha già una propria regolamentazione, ma che si è rivelata decisamente sottodimensionata in rapporto al crescente numero di utenti. E l’utenza non viene certo selezionata. Pertanto a fronte di messaggi di ogni tipo, ma legittimi, come appuntamenti, barzellette e telegrafiche dichiarazioni d’amore, esiste una grande quantità di SMS dal contenuto illecito: catene di sant’Antonio truffaldine, promesse di prestazioni sessuali, trattative legate al mondo della pirateria o, peggio, legate ad attività di micro e macro-criminalità.

Un ingente traffico di SMS (circa 218 miliardi i messaggini inviati nel 2004 sulle reti mobili cinesi) significa un business di primissimo rilievo, sicuramente apprezzabile per gli operatori mobili, assolutamente intollerabile per chi si occupa della sicurezza e dell’ordine pubblico, se si tratta di comunicazioni tra associazioni a delinquere.

Per questo motivo la Cina ha annunciato il varo di una campagna mirata ad eliminare lo spam e i contenuti illeciti dei messaggi che circolano via SMS o su internet che, secondo quanto dichiarato al giornale Beijing News da Wu Heping, portavoce del Ministero per la Sicurezza Pubblica, sono diventati “una delle cause principali di danno per l’ordine pubblico”. E’ stato portato ad esempio il bottino raccolto in venti giorni da una banda di truffatori che, attraverso nove differenti iniziative condotte in parallelo attraverso tecnologie di messaggistica, ammontava a circa un milione di yuan (circa 100mila euro).

La campagna verrà svolta attraverso iniziative di sensibilizzazione pubblica ma anche con un attento monitoraggio del traffico di SMS, anche se questo aspetto non è stato affatto approfondito nelle dichiarazioni ufficiali delle autorità, rendendo lecito qualsiasi dubbio.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
3 nov 2005
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