Facile dire “economia circolare“: la teorizzazione è ormai in fase avanzata, poiché congettura ormai datata che nel tempo ha sviluppato una serie di concetti sui quali ora occorrerebbe però costruire qualcosa. Cosa? Il passaggio più complesso e affascinante è quello che sta per iniziare ed è soprattutto quello che necessita di creatività. Occorre infatti capire come mettere a terra i principi di sostenibilità enunciati nel tempo, sposati dalla quasi totalità dei brand salvo far restare i proclami sospesi tra un cielo di speranze e una realtà di compromessi.
Circularity goes digital
“Circularity goes digital“, l’iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo Innovation Center, Cariplo Factory e Microsoft, va esattamente in questa direzione, cercando sulla via del digitale quelle idee, quelle risorse e quelle chiavi di lettura che finora sono mancate.
La circular economy punta a slegare lo sviluppo di imprese e territori dal consumo delle risorse naturali esauribili, per la salvaguardia di un pianeta che nel 2050 arriverà a ospitare 10 miliardi di individui. La digitalizzazione rappresenta un fattore abilitante per la transizione verso il modello circolare: piattaforme digitali, intelligenza artificiale, internet of things e blockchain stanno già ottimizzando progettazione, produzione, consumo, riutilizzo, riparazione, rigenerazione, recupero e gestione del fine vita dei prodotti. L’obiettivo di Circularity goes digital è creare un ecosistema di innovazione aperto, grazie al quale cogliere al meglio le opportunità offerte dagli strumenti tecnologici e finanziari per la diffusione della circular economy.
12 mesi per la selezione dei progetti (qui il bando di iscrizione), chiamando all’appello startup digitali innovative impegnate in progetti zero-waste “basati su fonti rinnovabili, all’ottimizzazione di modelli di business circolari in ottica di filiera integrata e all’allungamento del periodo di utilizzo dei prodotti e dei materiali“. L’obiettivo è quello di creare partnership feconde per dar vita a modelli di business circolari in ottica di filiera integrata, qualcosa che possa quindi restituire un valore sinergico positivo all’interno della collaborazione tra le parti in causa.
Intesa Sanpaolo è stata una delle prime banche in Europa ad aver sposato il tema dell’economia circolare, supportando la vision e le iniziative della Ellen MacArthur Foundation e divenendone il primo financial services global partner. Il lancio di un programma di open innovation, in collaborazione con una realtà come Microsoft, già membro del network della Fondazione Ellen MacArthur, è sinonimo di una comune ambizione di indirizzare il business verso modelli più competitivi e resilienti. Attraverso questa iniziativa le migliori startup digitali avranno la possibilità di incontrare e proporsi ad aziende corporate e PMI che colgono l’opportunità strategica dell’economia circolare
Guido de Vecchi, Direttore Generale Intesa Sanpaolo Innovation Center
Settembre-Dicembre sarà la fase della selezione; seguirà un workshop introduttivo alle metodologie dell’open innovation; si arriverà, nel primo semestre 2021, all’attivazione delle collaborazioni per approdare ai primi progetti pilota. Microsoft assicurerà supporto tecnologico tramite il programma “Microsoft for startups”, Intesa da parte sua darà accesso al proprio plafond 2018-2021 dedicato alla circular economy.