Le presunte dichiarazioni di Steve Jobs sono solo l’ultimo episodio di una serie di vicende che hanno visto contrapposti Apple e Google.
Ora sono gli ex dipendenti di Google, tra cui Kevin Fox e Paul Buchheit, inventore tra l’altro del motto “Don’t Be Evil” e di Gmail, a intervenire sulla questione, commentando su FriendFeed le parole del guru e CEO di Apple.
“Non so dove alcune persone prendano l’idea che la competizione sia un male. Per me è un bene” ha scritto Buchheit. Anche Kevin Fox sottolinea l’importanza della concorrenza, ponendo l’accento sulla presunta accusa di Jobs che Google abbia l’intenzione di pestare i piedi a iPhone, mentre Apple non ha neanche mai pensato di entrare nel mercato della ricerca: rinfaccia al CEO di Apple il tentativo della Mela si escludere GVoice dal melafonino in quella che viene definita una mossa da concorrenza sleale. “Oltretutto – continua – Google ha acquistato Android due anni prima che Apple iniziasse a vendere iPhone”.
Ad intervenire nella discussione sono stati anche attuali dipendenti Google. Joel Webber rinfaccia al CEO di Apple di considerare “tutta la competizione a somma zero: per cui non ci sarebbe posto sia per iPhone che per lo smartphone di Google”. Aaron D’Souza la prende invece come una sfida: “Attaccherò le frasi di Steve Jobs accanto al monitor, per spingermi a lavorare sempre in maniera tale da non farle avverare”. Affinché, cioè, il motto don’t be evil non venga sconfessato.
Claudio Tamburrino