Due passi nella catena di montaggio, uno sguardo al nuovo dispositivo autarchico: il Supremo Leader della Repubblica Democratica Popolare di Corea Kim Jong-un si è mostrato ai media di stato intento ad esaminare il “telefono da mano” che sarà il nuovo simbolo dell'”ingegno creativo e dell’entusiasmo patriottico” del popolo della Corea del Nord.
Arirang, in omaggio ad una canzone tradizionale coreana è il nome del device: secondo fonti locali si tratterebbe di uno smartphone Android, il cui codice corrisponderebbe a AS1201. I media di stato, in un inglese approssimato, parlano di “hand phone”, e sono numerosi i riferimenti che fanno dedurre si tratti di un telefono con display touch: Kim Jong-un avrebbe sottolineato come “un telefono da mano conviene ai suoi utenti quando quella parte del telefono è sensibile”.
Il telefono nordcoreano sarà altresì dotato di una fotocamera con “high pixels”, ma non è dato sapere se la tecnologia per la connettività del dispositivo consentirà agli utenti di sfruttare appieno la tormentata rete mobile locale , magari, come sospettano alcuni analisti, sotto il vigile occhio dello stato. Kim Jong-un ha apprezzato il fatto che Arirang consentirà di “garantire strettamente la sicurezza”.
Il telefonino si va così ad aggiungere al popolare tablet privo di connessione e ai computer dedicati a scuola e lavoro nella dotazione tecnologica incoraggiata dallo stato. E, come per questi device, gli osservatori sostengono che i cittadini nordcoreani dovrebbero nutrire l'”orgoglio nazionale” manifestato dal capo di stato solo nei confronti del software: l’hardware potrebbe essere prodotto nelle economiche e rodate fabbriche cinesi.
Gaia Bottà