I cittadini nordcoreani necessitano di un’adeguata infarinatura informatica. Il presidente nordcoreano Kim Jong-II vuole che la popolazione venga adeguatamente istruita. Non per muoversi con sicurezza sulla intranet autarchica ma perché sviluppi una passione per la tecnologia, uno dei tre pilastri che sorreggono uno stato potente, accanto a ideologia e armamenti.
Nel corso di una presentazione delle novità software del paese, il presidente ha osservato compiaciuto gli avanzamenti dei tecnologi locali: in un breve lasso di tempo il settore del software ha compiuto un grande balzo in avanti, si è complimentato il Presidente, e tutto ciò grazie alla creatività entusiasta dei tecnici e degli scienziati nordcoreani. “Fedeli al partito e alla rivoluzione”, hanno saputo dimostrare l’efficacia delle strategie governative approntate per incoraggiare i giovani talenti e per sospingerli verso il progresso e l’innovazione.
Ma tutto ciò non è ancora sufficiente in un mondo che veleggia verso un’era in cui la vita e il lavoro delle persone dipendono sempre più dal computer, “un dispositivo adatto per tutti gli scopi, in grado di elaborare enormi volumi di informazione” ha tenuto a precisare il Presidente. “È di primaria importanza sviluppare le tecnologie di programmazione – ha sentenziato Kim Jong-II – necessarie per affrontare a testa alta l’era della scienza e della tecnologia, l’era del computer.”
Per questo motivo, autoproclamato esperto in materia , traccerà delle linee guida che accompagnino il paese nel suo processo di sviluppo in ambito software. Lo stato dovrà continuare a incoraggiare l’innovazione in maniera coordinata e stabilendo piani a lungo termine, investendo sulla creazione e sull’ istruzione di una forza lavoro al passo con la modernità. Un obiettivo che può essere raggiunto, ha spiegato Kim Jong-II, solo con la collaborazione degli istituti scolastici.
“I nord coreani sono brillanti e intelligenti – questo l’orgoglioso incoraggiamento del Presidente – e possono tenere testa agli altri anche nel campo dell’information technology”. È così che, fin dalla tenera età, i piccoli nordcoreani verranno sottoposti all’informatizzazione.
Gaia Bottà