Prima venne Bitcoin, poi fu la volta di Ethereum, oggi le criptovalute non si contano più. Un business in continua espansione, da molti visto come opportunità di profitto, territorio fertile per la speculazione. Difficile per chi ne ha disponibilità economica resistere a una Initial Coin Offering vantaggiosa, magari con la prospettiva di monetizzare poco dopo l’investimento cedendo il pacchetto acquisito o maturando valore aggiunto.
Nel vivace ecosistema delle monete virtuali si nascondono però anche delle insidie e a organismi come la Securities and Exchange Commission statunitense è affidato il compito di vigilare. L’ente ha dimostrato di saperlo fare con un’iniziativa fuori dall’ordinario, alla quale va riconosciuto il merito di creare consapevolezza sui rischi attraverso una modalità alquanto inusuale. Non è il solito elenco puntato di linee guida da seguire, ma un’esperienza che costringe a considerare in prima persona quanto sia facile cascarci e abboccare all’amo.
Sul sito HoweyCoins.com viene proposto di partecipare alla ICO per una criptovaluta legata al mondo dei viaggi e del turismo, a condizioni particolarmente vantaggiose, con la possibilità di convertire i crediti accumulati in benefit su viaggi, hotel, noleggi auto e prodotti di lusso. Il portale cita la regolarità dell’operazione autorizzata da SEC e governo USA, ci sono grafici e white paper con prospettive di crescita iperboliche per il settore e perfino fantomatici testimonial in evidenza sui social, tutti con il loro profilo aggiornato. Basta però fare click sul pulsante “Buy Coins Now” per essere indirizzati in un istante al sito Investor.gov e apprendere così la vera natura e la reale finalità del progetto.
Di recente abbiamo visto truffatori dichiarare di essere alle prese con blockchain, Initial Coin Offering e criptovalute, quando invece stavano semplicemente mettendo in piedi raggiri per sottrarre denaro agli investitori. Abbiamo creato il finto sito HoweyCoins.com come strumento educazionale per metterli allerta sulle possibili frodi che riguardano asset digitali.
Quello della Securities and Exchange Commission è un trabocchetto a fin di bene. Un’iniziativa efficace che simula la malaugurata esperienza di un inganno, senza però alcuna reale conseguenza sul portafogli di chi ci casca solleticato dalla prospettiva di un facile guadagno. Blockchain e criptovalute sono termini relativamente giovani, ma che stanno entrando di prepotenza nel lessico del mondo online, stuzzicando l’interesse degli addetti ai lavori e non solo. Questo spiega l’esigenza di fare informazione, senza in alcun modo demonizzare o appiccicare un’etichetta negativa a queste tecnologie, ma mettendo in guardia su possibili attività malevole ad esse collegate.