La crisi non tocca i videogiochi

La crisi non tocca i videogiochi

Tutti i grandi del settore sono concordi: il Natale 2008 non è stato niente male per il settore videoludico. Alla faccia della recessione. I videogame piacciono a tutti: a grandi, a piccini e a scrittori in fuga
Tutti i grandi del settore sono concordi: il Natale 2008 non è stato niente male per il settore videoludico. Alla faccia della recessione. I videogame piacciono a tutti: a grandi, a piccini e a scrittori in fuga

Non sembrano risentire della recessione economica, i videogiochi. I dati di vendita appena rilasciati da Microsoft parlano del Natale più ricco di sempre , con 28 milioni di Xbox 360 acquistate nel mondo. Ed anche tutto il resto dell’industria videoludica continua a crescere, conquistando nuove fette di pubblico e testimonial del tutto inaspettati.

In realtà le statistiche definitive sulle vendite natalizie non saranno disponibili fino al 15 di gennaio, quando NPD rilascerà il proprio report ufficiale. Ma nel frattempo Aaron Greenberg, direttore del product management di Xbox 360, ha voluto offrire ai giornalisti alcune anticipazioni basate sui dati reali già disponibili per alcune aree (ad esempio l’Europa) e sulle proiezioni derivanti dalle vendite di novembre.

I risultati sono importanti. Stando alle stime di Greenberg , nel periodo festivo sarebbero state vendute nel mondo 28 milioni di Xbox 360, contro i 20 milioni di Playstation 3 smerciate nello stesso periodo. Aumentano anche, 3 milioni in più tra novembre e dicembre, le iscrizioni ai servizi Live.

Ma Microsoft non è certo l’unica a sorridere. Nintendo, per esempio, ha venduto a novembre 2008 oltre 2 milioni di Wii nei soli Stati Uniti, e anche in questo caso le previsioni di vendita per il periodo festivo sono estremamente rosee. In molti grandi magazzini le scorte di console inizialmente inviate si sono rivelate insufficienti a soddisfare le richieste. “Dal punto di vista dell’hardware, penso che il vincitore della guerra natalizia sia sicuramente stato Nintendo, mentre Microsoft ha beneficiato soprattutto del taglio di prezzo sull’Xbox realizzato in Settembre”, ha raccontato Colin Sebastian, analista specializzato in videogiochi presso Lazard Capital Markets .

Anche Sony annuncia risultati positivi, seppur con accenti meno entusiastici rispetto ai concorrenti. “Abbiamo avuto un’ottima stagione festiva e abbiamo realizzato una crescita consistente nel corso di tutto l’anno”, ha spiegato Ian Jackson, vice presidente delegato alle vendite di Sony Computer Entertainment America.

A confortare i responsabili della casa nipponica, d’altra parte, ci sono anche i risultati di una recente ricerca Nielsen sui tempi di utilizzo delle varie console, ripresa da The Register . Esaminando la quantità di tempo complessiva passata davanti allo schermo dai videogiocatori, infatti, i ricercatori hanno rilevato che la preferita è ancora la buona vecchia Playstation 2, dinanzi alla quale viene passato il 31,7% dei minuti-gioco complessivi. Xbox 360, la seconda classificata, segue staccata con il 17,2% dei minuti-gioco.

Al di là degli score singoli, tuttavia, i dati appena forniti raccontano soprattutto della tenuta del settore videoludico in tempi di crisi: mentre in altri comparti si licenzia, i videogiochi almeno per ora sembrano continuare a tirare.

Secondo Ron Meiners, community director per l’Hollywood Interactive Group intervistato da Cnet , questo successo è dovuto a due fattori combinati. “Da una parte c’è il fatto che durante le crisi le persone si rifugiano nel divertimento – spiega – È accaduto con il cinema negli anni 30, quando le persone si distraevano dai loro guai guardando i grandi musical dell’epoca, ed accade oggi con i videogiochi”. E poi, chiosa l’analista, c’è la dimensione di interattività garantita dai giochi: “a differenza dei film, i videogame non sono solo passivi, ma garantiscono un elevato livello di coinvolgimento, ciò che li rende ancor più apprezzabili”.

E la popolarità dei sistemi di gaming potrebbe crescere ulteriormente in futuro. Sono molte ormai le ricerche che attestano il successo dei videogiochi tra donne e senior, è curioso osservare che uno scrittore come Salman Rushdie abbia sovente ingannato il tempo giocando. Mentre, tra annunci e smentite incrociate , i giganti del settore ampliano sempre più il range delle proprie proposte, offrendo ai consumatori pacchetti in grado di coniugare gioco, networking, collaborazione lavorativa a distanza.

Giovanni Arata

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Pubblicato il
7 gen 2009
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