Il mercato delle criptovalute ha vissuto un pesante trend al ribasso a cui hanno contribuito molte variabili, da ultima quella del tonfo dei tecnologici a Wall Street con nuovi riposizionamenti degli investimenti ed una momentanea sfiducia nelle posizioni sulle criptovalute. Il calo è stato importante per tutti gli investitori, tanto che solo nell’ultima settimana il comparto ha dovuto fare i conti con il -13% del Bitcoin, -13% di Ethereum, -17% di Solana, -12% per Cardano e via discorrendo. Un tonfo che si è fatto sentire soprattutto alla luce di valori già di per sé stessi bassi rispetto all’eccitazione dei mesi precedenti, con la guerra in Ucraina che giunge a farsi sentire anche su questo fronte.
Crypto: rimbalzo, ma non subito
Ma vari segnali suggeriscono la possibilità di una discesa ulteriore. Questo ulteriore sgonfiarsi delle valutazioni, tuttavia, potrebbe non essere destinato a cali troppo sostanziali poiché ci si avvicina ad un importante livello di resistenza oltre il quale potrebbe esserci il rimbalzo. Chi ha acquistato è già in posizione HODL, chi ci sta pensando potrebbe aver buon gioco ad aprire subito un wallet per entrare presto in azione.
Prendiamo l’esempio del Bitcoin: la caduta ha portato il valore a 33 mila dollari, ma nello scorso mese di luglio dopo settimane di sofferenza si era scesi fino a quota 30 mila. Discorso simile vale per Ethereum, caduto a 2500 dollari (come più volte accaduto da inizio anno ad oggi), ma nello scorso mese di luglio si assaggiò a più riprese anche quota 1800 dollari. Polkadot è passato in 5 mesi da oltre 50 a quasi 10 dollari ed è proprio quest’ultima la resistenza già sperimentata nel luglio scorso. Solana e Shiba Inu, nomi di più recente scoperta, sono quasi tornati ai livelli pre-boom, mentre il DOGE sembra essere la valuta più “stanca” in attesa di eventuali notizie sul fronte Twitter.
Le crypto possono dunque ancora scendere? Tutto lascia supporre che al netto di piccoli rimbalzi, la caduta possa ancora proseguire e farsi eventualmente anche più profonda di quanto accaduto un anno fa. Siamo tuttavia nel campo delle ipotesi, disegnate sul profilo di un contesto che non sembra ben disposto nei confronti di investimenti di questo tipo.
Tali considerazioni sono frutto di un semplice ribaltamento sul futuro di quanto accaduto in passato, quando più volte le crypto sono volate a valori ben più elevati a seguito di un nuovi exploit di investimento che nel giro di poche settimane hanno cambiato completamente l’orizzonte. Quanti credono nel potenziale delle crypto, insomma, dovrà giocoforza guardare da vicino quanto potrà accadere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane: per questi ultimi potrebbe essere vicino il momento di investire, facendo leva su un nuovo “floor” dal quale costruire la nuova scalata. Sempre che gli eventi bellici non riversino ulteriori scorie sul mercato, revocando gli schemi accaduti e spingendo ulteriormente al ribasso tanto le criptovalute quanto Wall Street e gli altri listini.
L’ondata ribassista ha validi argomenti a proprio favore, ma fin qui i nuovi “floor” hanno sempre rappresentato floride occasioni di investimento: su questo punterà chi vuole entrare nella partita, aprire un proprio wallet e scommettere nell’ennesima ventata di entusiasmo che, magari proprio dal fronte orientale, sia pronta a sollevarsi alla prima buona notizia che possa fungere da appiglio.
Presta attenzione al fatto che i CFD sono strumenti complessi con un alto rischio di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. L’81% degli investitori perde denaro quando fa trading di CFD con questo broker. Considera se hai compreso il funzionamento dei CFD, e se puoi prenderti l’alto rischio di perdere i tuoi soldi. Le performance passate non sono indicazione di risultati futuri. La storia degli andamenti di trading è inferiore a 5 anni completi e può non essere sufficiente come base per decisioni di investimento.