Dopo aver perseguito legalmente i concorrenti ritenuti assonanti con il suo nome, Facebook ha ora ottenuto dall’Ufficio Marchi e Brevetti statunitense l’approvazione della domanda di registrazione della parola “Face” utilizzata come prefisso per indicare qualcosa nella categoria merceologica che comprende anche i siti Internet.
Il social network ha sempre cercato protezione per il suo nome: inteso complessivamente ma anche nelle assonanze create dai due affissi. Per questo ha perseguito con livore sia i siti che utilizzano la parola “Book”, sia quelli che iniziano con “Face”. E per questo termine ha ora ottenuto il riconoscimento di marchio registrato dall’USTPO .
Nella domanda di registrazione, peraltro, Facebook è subentrato a Faceparty.com da cui aveva comprato i diritti e si è trovata come principale oppositore Aaron Greenspan, ex compagno di classe di Zuckerberg che cercava di rivendicare diritti sulla fondazione del social network.
Per ufficializzare la registrazione del marchio ora Facebook non dovrà far altro che pagare entro tre mesi le tasse dovute e sottoscrivere i “termini di utilizzo” utilizzando la parola “in situazioni commerciali”. A quel punto, allora, potrebbero esserci problemi anche per il Facetime di Apple.
Claudio Tamburrino