La Manovra Finanziaria , che la scorsa settimana è passata in prima lettura al Senato, ha introdotto un’imposizione tecnologica nelle comunicazioni in seno alla Pubblica Amministrazione: l’utilizzo di tecnologie VoIP per la razionalizzazione – anche economica – dei sistemi TLC. La manovra non ha ancora carattere definitivo, ma il Ministero degli Esteri dichiara di essere già in pole position.
La Farnesina, in un comunicato stampa , comunica di aver “ultimato le opere infrastrutturali e di sviluppo del sistema di comunicazioni che rendono possibile la trasmissione di voce, dati e immagini via internet, garantendo prestazioni di alta qualità e riduzione dei costi”.
La telefonia VoIP, si legge nella nota, è stata infatti attivata per le comunicazioni telefoniche tra gli Uffici del Ministero – interni ed esterni al Palazzo della Farnesina – ed un primo lotto di 15 Rappresentanze diplomatico-consolari. Il servizio sarà esteso progressivamente “a tutte le Sedi all’estero in cui sono presenti le condizioni tecnologiche minime necessarie per l’erogazione del servizio”.
“Attualmente – concludono dalla Farnesina – sono incluse le comunicazioni on-net , cioè tra il Ministero e le Sedi presso cui il servizio è attivo. Successivamente sarà valutata, in base alla convenienza economica, la possibilità di estensione anche alle comunicazioni off-net , cioè con ogni altro soggetto non compreso nella Rete Internazionale della Pubblica Amministrazione (RIPA)”.
Dario Bonacina