Nel secolo scorso Chattanooga era nota per l’omonimo pezzo swing e i treni a vapore , ma oggi la cittadina del Tennessee guadagna i favori delle cronache grazie alla sua spiccata propensione a rivolgere il proprio sguardo al futuro della società dell’informazione. Un futuro che comincia già adesso con quella che viene definita la prima connessione residenziale a 1 Gigabit al secondo (simmetrici) , prima in assoluto negli States come nel resto del mondo.
La vocazione di Chattanooga a spingere l’acceleratore sul progresso delle telecomunicazioni è cominciato tre anni fa, con l’approvazione a maggioranza assoluta (8 su 8) della cablatura in fibra ottica dell’intera città da parte del consiglio municipale. Il progetto – dal valore di 200 milioni di dollari – ha al suo centro la municipalizzata Electric Power Board , azienda che rifornisce energia elettrica e connessioni Internet alle 170mila utenze locali (domestiche e business).
Ad Electric Power Board non è bastato avviare la fornitura di connessioni a 100 Mbps a 175 dollari al mese, ora il provider ha deciso di cominciare a sfruttare seriamente la nuova infrastruttura fiber-to-the-home (FTTH) servendo il predetto Gigabit in upstream e downstream a chiunque ne voglia fare richiesta. Il canone per i 100 Mbps scende a 140 dollari al mese mentre la super-connessione da 1 Gbps costa 350 bigliettoni mensili .
Il Gigabit di Electric Power Board viene salutato come una “prima volta” assoluta, una velocità residenziale – basata su tecnologia gigabit passive optical network (GPON) fornita da Alcatel-Lucent – in anticipo sul favolistico network di Google , raramente vista in altre parti del mondo e ben oltre le più rosee aspettative del pur ambizioso National Broadband Plan , con il quale la Federal Communications Commission intende rinnovare le comunicazioni telematiche a stelle e strisce.
Perché, considerando la prevedibile scarsità di richieste visto il costo non certo economico del servizio, Electric Power Board ha deciso di spingere così in avanti i propri piani di connettività ? “La risposta più semplice è perché possiamo” ammette candidamene il CEO del provider Harold DePriest.
“Può essere fatto con spese aggiuntive minime – continua DePriest – una volta che il cavo in fibra è stato collegato alle case e alle aziende, e gli apparati elettronici per la Internet super-veloce da più di 100 Megabit al secondo sono stati installati”. E per quanto riguarda il prezzo non alla portata di tutti? “Non sappiamo come prezzare un Giga – dice DePriest – Stiamo sperimentando. Impareremo”.
Alfonso Maruccia