La fuel cell DoCoMo dura di più

La fuel cell DoCoMo dura di più

Il gigante giapponese sviluppa un'ulteriore evoluzione della propria mini fuel cell per cellulari, in grado di garantire un'autonomia quattro volte maggiore. Sul mercato tra un anno
Il gigante giapponese sviluppa un'ulteriore evoluzione della propria mini fuel cell per cellulari, in grado di garantire un'autonomia quattro volte maggiore. Sul mercato tra un anno

Tokyo (Giappone) – Le fuel cell per i telefoni cellulari sono ormai ad un piccolo passo dal mercato. A dichiararlo è il gigante giapponese della telefonia mobile NTT DoCoMo che, nella giornata di ieri, ha svelato una cella a combustibile in grado di fornire un’autonomia pari a 8 ore continuate di conversazione.

La nuova fuel cell, sviluppata in collaborazione con Fujitsu , dura circa quattro volte di più rispetto al prototipo svelato lo scorso anno e, secondo DoCoMo, il suo costo è già inferiore a quello di un’equivalente batteria agli ioni di litio. Rimane il problema del peso: la nuova cella pesa infatti 190 grammi, dunque ben più del telefono che la dovrebbe ospitare. I due colossi nipponici contano di risolvere tutti i problemi ancora legati a questa giovane tecnologia per la prossima primavera.

Come noto, le fuel cell sono batterie alimentate da combustibili come il metanolo che possono essere ricaricate attraverso speciali cartridge sostituibili e che, in genere, promettono autonomie sensibilmente superiori rispetto a quelle fornite dalle batterie convenzionali.

Nonostante il grande interesse mostrato dall’industria verso le pile a combustibile, ed in particolare quelle DMFC (Cella a Combustibile con Alimentazione Diretta al Metanolo), i produttori di batterie ricaricabili non stanno a guardare: sono già diversi quelli che, nell’ultimo periodo, hanno mostrato nuove tecnologie capaci di raddoppiare o triplicare l’autonomia delle comuni batterie al litio. Oltre che sull’autonomia, però, la guerra fra tecnologie di alimentazione portatile si combatterà anche e soprattutto sui prezzi. Ed infatti il grande punto interrogativo che ancora grava sulle fuel cell riguarda il costo delle ricariche, un fattore che potrebbe influire pesantemente sulle scelte dei consumatori.

La produzione di batterie sempre più potenti è cruciale per l’evoluzione di un mercato, quello mobile, che vede l’arrivo di dispositivi sempre più sofisticati e in grado di sfruttare le potenzialità delle reti mobili 3G.

DoCoMo, che è stato fra i primi giganti della telefonia al mondo a lanciare servizi mobili basati su tecnologie 2,5G e 3G, spera che l’adozione delle fuel cell possa spingere la vendita dei suoi cellulari di ultima generazione FOMA.

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Pubblicato il
8 lug 2005
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