Il paese passato alle cronache informatiche per aver pensato a una legge con cui introdurre i trojan di stato nell’ambito delle indagini informatiche più complesse, si prepara a combattere la cyberwar di oggi e soprattutto di domani addestrando un gruppo di super-esperti a cui dare in pasto codici, pacchetti di dati e protocolli di passaggio attraverso la rete telematica tedesca e non solo.
La “Cyberwar unity” a cui sta lavorando l’esercito federale tedesco (“Bundeswehr”) avrà compiti sia di “difesa” delle reti nazionali che di “ricognizione” o anche azione attiva sui “network avversari”. Secondo quanto rivela Der Spiegel e riporta in tedesco Heise Online , questa squadra segreta di “hacker in uniforme” è composta da una dozzina di cadetti informatici delle scuole dell’esercito di stanza a Rheinbach, vicino Bonn.
I cybersoldati sono attualmente in fase di training, e dovrebbero essere operativi entro il prossimo anno . Una volta a regime, gli hacker graduati risponderanno agli ordini del Kommando Strategische Aufklaerung sotto il comando del generale di brigata Friedrich Wilhelm Kriesel.
Seguendo da vicino l’ esempio del Pentagono , l’esercito tedesco gioca d’anticipo e non ci tiene a essere il prossimo sulla lista ancora breve dei paesi caduti vittima di attacchi informatici su scala globale, prima fra tutti l’Estonia coinvolta in un caso di cyberwar senza precedenti.
E mentre si fa un gran dibattere sulla legittimità di un termine come “cyberwar” quando non ci sono vittime sul campo, in Germania c’è da superare anche lo scoglio della norma di legge che proibisce alle forze di autodifesa di occuparsi di faccende interne al paese. Una norma che andrebbe in sostanza abolita (e pare ci sia la volontà per farlo) per lasciare campo libero agli hacker in uniforme .
Alfonso Maruccia