Parigi – La Francia è preoccupata per la sopravvivenza della propria cultura e del proprio retaggio in un mondo dominato dall’inglese ed è per questo che la Biblioteca Nazionale francese nelle scorse ore ha criticato aspramente il desiderio di Google di digitalizzare e portare in rete milioni di libri.
Secondo i dirigenti della Bibliothèque nationale de France (nella foto) il progettone annunciato da Google si potrebbe tradurre in una ulteriore affermazione della cultura anglofona, capace di schiacciare le altre culture, compresa quella francese.
Lo storico Jean-Noel Jeanneney, presidente della Biblioteca, ha spiegato di ritenere che l’operazione di Google promuoverà idee anglosassoni. “Non si tratta di un giudizio negativo sul mondo anglosassone – ha precisato – è solo che nel compiere una semplice scelta si impone una certe visione delle cose”.
Jeanneney ritiene che il progetto di Google non possa essere ostacolato ma ha chiesto che l’Unione Europea scenda immediatamente in campo e metta in piedi un proprio programma di digitalizzazione e messa in linea delle opere con propri strumenti, capaci di garantire pluralità e diversità.
“Io credo in una visione multipolare del mondo nel 21esimo secolo – ha dichiarato Jeanneney – Ma non voglio che la Rivoluzione Francese sia raccontata solo da libri scelti dagli Stati Uniti. Il quadro che ne emergerebbe non è che sia di minore qualità ma non sarebbe il nostro”. Va detto che le istituzioni bibliotecarie partner di Google nel progetto, come sanno i lettori di Punto Informatco, sono quasi interamente americane e britanniche.
La visione di Jeanneney non è una novità. Già un mese fa, in un editoriale ospitato da Le Monde il celebre storico transalpino aveva parlato di un “rischio di schiacciante dominazione americana nel definire cosa il mondo debba essere per le nuove generazioni”. Un avvertimento che non ha però fin qui raccolto alcun riscontro nelle istituzioni europee, sebbene sia stato accolto con notevole interesse nei circoli culturali francesi. Da parte sua Google si è fin qui ben guardato dal replicare alla posizione, per ora isolata, del presidente della più importante biblioteca di Francia che, va detto, non ha ancora realizzato la versione inglese del proprio sito web.