Il declino della legge di Moore è una convinzione che abbraccia numerose personalità del settore IT. E sono in molti ad affermare che il sorpasso sia destinato ad avvenire in tempi relativamente brevi. Nonostante appaia oggettivamente impossibile stabilire alcuna data, secondo un ricercatore di IBM sarebbe stato già avviato un processo che metterebbe ormai in dissolvenza gli enunciati della celebre regola.
A dichiarare che i dettami del co-fondatore di Intel Gordon Moore siano ormai per soccombere all’obsolescenza è stato Carl Anderson, ricercatore di IBM secondo il quale, come nei casi del settore ferroviario e aereo, si sarebbe giunti ad un punto in cui il ritmo della continuità dell’innovazione avrebbe subito un rallentamento: “La crescita esponenziale trova sempre la sua fine” esordisce Anderson in una conferenza tenutasi presso l’ International Symposium on Physical Design 2009 .
“Una o due generazioni di semiconduttori godranno di una crescita esponenziale e continuativa, come ad esempio i microprocessori multicore” continua Anderson. “Inoltre – aggiunge – molti sviluppatori iniziano a rendersi conto che le applicazioni di uso comune nella vita quotidiana non sempre necessitano di avere gli ultimi ritrovati dell’industria”. Di conseguenza, secondo il ricercatore, la legge di Moore sarà dimenticata molto presto.
Un ruolo chiave in tutta la faccenda potrebbe essere giocato anche dal clima di recessione creato dalla crisi economica , fortemente sentita in tutto il settore dell’IT: secondo Anderson saranno sempre meno le aziende in grado di affrontare gli esorbitanti costi utili a produrre i chip next gen e l’intero mercato potrebbe ridursi a tanti piccoli monopoli gestiti dai nomi più affermati dell’intero settore. Stesso discorso per le industrie in cui viene lavorato e rifinito il prodotto: anche in questo caso i costi di gestione sarebbero diventati altissimi, costringendo più di qualcuno ad un necessario rallentamento nella produzione e nella progettazione.
Nonostante ciò, non sarebbe in alcun modo impedito al settore di sfornare gli ultimi ritrovati della ricerca tecnologica che, secondo Anderson, saranno al centro dell’innovazione nel futuro più prossimo. Tra questi il ricercatore cita le interconnessioni ottiche e chip tridimensionali, costruiti in modo da accatastare in maniera letterale circuiti e componenti l’uno sull’altro.