La marcia verso Longhorn Server

La marcia verso Longhorn Server

Microsoft rivela la roadmap da qui al 2009 per i propri sistemi operativi server: l'attuale Server 2003 e il futuro Longhorn. Ecco cosa bolle in pentola
Microsoft rivela la roadmap da qui al 2009 per i propri sistemi operativi server: l'attuale Server 2003 e il futuro Longhorn. Ecco cosa bolle in pentola


Redmond (USA) – Nelle scorse ore Microsoft ha in parte dissipato le nebbie che avvolgevano la roadmap delle versioni server di Windows, inclusa la major release Longhorn.

Durante una breve conferenza stampa, il senior vice president di Microsoft per lo sviluppo di Windows Server, Bob Muglia, ha rivelato che l’edizione server di Longhorn verrà commercializzata nel 2007, dunque a diversi mesi – da 6 a 12 – di distanza dall’ipotetica data di lancio della versione desktop, pronosticata per la metà del 2006.

Microsoft ha di recente spiegato che lo sviluppo delle versioni client e server di Longhorn procede in modo allineato, un’affermazione dimostrata dal fatto che le prime versioni beta di entrambi i sistemi operativi verranno rilasciate all’incirca nello stesso periodo. Come si era ipotizzato, però, il lancio sul mercato avverrà in tempi diversi: la motivazione, a detta di Muglia, è che Longhorn server richiederà un periodo di test più lungo e complesso di quello che necessiterà la sua controparte desktop.

Microsoft conta di rilasciare la prima versione beta di Longhorn server durante la prima metà del prossimo anno. Una seconda versione di test arriverà invece nel 2006.

Muglia ha poi fatto sapere che Microsoft ha già pianificato il periodo di uscita dei principali aggiornamenti alla versione server di Longhorn: il primo è atteso, sotto forma di service pack, nel 2008, mentre il secondo verrà distribuito, sotto forma di update a pagamento, nel 2009. Quest’ultimo, secondo Muglia, “rappresenterà una nuova release del sistema operativo”: presumibilmente, una sorta di “second edition”.

Il dirigente di Microsoft ha spiegato che il colosso è intenzionato, dopo il rilascio di Longhorn, a seguire una tabella di marcia che preveda il rilascio di una nuova major release ogni quattro anni e di una versione aggiornamento ogni due.

Come quella client, anche la versione server di Longhorn potrà contare sulle nuove funzionalità fornite dall’architettura per i Web service Indigo, dal file-system WinFS e dal motore grafico Avalon.

Muglia ha svelato alcuni dettagli anche sui futuri aggiornamenti a Windows Server 2003. Il primo update arriverà quest’anno, e sarà costituito dal Service Pack 1: questo introdurrà alcuni miglioramenti alla sicurezza e alla stabilità generali, e il supporto ai processori x86 a 64 bit.

Un secondo aggiornamento, chiamato con il nome in codice di R2, verrà distribuito nel 2005 e porterà con sé funzionalità di un certo rilievo, come la cosiddetta “network quarantine”: attraverso questa tecnologia, gli amministratori di rete saranno in grado di assicurarsi che gli utenti remoti, soprattutto quelli che si connettono alla LAN o alla VPN attraverso notebook e account temporanei, dispongano di un antivirus aggiornato e delle necessarie patch di sicurezza.

L’R2 porterà anche con sé alcune funzionalità, quali la condivisione dei file peer-to-peer, la replicazione dei dati e il backup centralizzato, tese a facilitare la gestione di filiali e sedi distaccate. Verrà poi portata in Windows Server 2003 una tecnologia per la gestione delle identità, precedentemente nota come TrustBridge , che permetterà alle aziende dotate del sistema operativo Windows di scambiare i dati identificativi degli utenti e collaborare all’interno di ambienti eterogenei attraverso protocolli standard per i Web service basati su XML.

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Pubblicato il
14 mag 2004
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