Che Apple non abbia finora approvato una sola applicazione collegata al torrentismo online è cosa nota. L’azienda di Cupertino ha più volte sottolineato come i cancelli del suo App Store non possano di certo aprirsi davanti alle richieste d’ammissione di developer anche solo potenzialmente immischiati nei marosi del file sharing illecito. Nessuna applicazione potrebbe dunque essere usata dagli utenti della Mela per violare il copyright .
È tuttavia curioso notare come l’app IS Drive sia attualmente disponibile tra gli stessi meandri dello store di Apple, al prezzo di 3,99 euro. Un’applicazione approvata secondo i classici metodi di revisione dell’azienda di Steve Jobs, solo caratterizzata da un piccolo dettaglio: funzionare come un centro gestionale mobile del servizio – legale – BitTorrent offerto da Imageshack . Per garantire all’utente la visualizzazione di vari download video.
Altra curiosità . IS Drive è il nuovo nome dato dal developer Derek Kneper ad una creatura software precedente chiamata Jack Torrents , disponibile attraverso Cydia. Un ulteriore dettaglio che potrebbe non entusiasmare la Mela per l’approvazione già garantita a IS Drive .
Intervistato da TorrentFreak , Kneper è sembrato consapevole dell’equilibrio precario in cui si trova la sua applicazione legata al torrentismo . Il developer ha comunque sottolineato come IS Drive sia del tutto lecita, anche se potenzialmente sfruttabile per fini illeciti. “Se un utente è però determinato a violare la legge, perché dovrebbero essere affari miei o di Apple? – ha spiegato – Potrebbe fare la stessa cosa su Safari o sbaglio?”.
Mauro Vecchio