La nuova fantascienza italiana

La nuova fantascienza italiana

Gli autori italiani risollevano la tesa, anche grazie al coraggio di alcuni editori. E' tempo dell'antologia del movimento connettivista, curata da Lukha Kremo Baroncinij, pubblicata da Kipple Officina Libraria
Gli autori italiani risollevano la tesa, anche grazie al coraggio di alcuni editori. E' tempo dell'antologia del movimento connettivista, curata da Lukha Kremo Baroncinij, pubblicata da Kipple Officina Libraria

Da sempre gli appassionati di tecnologia, i ricercatori e insomma gli addetti ai lavori, sono i primi appassionati lettori (non di rado anche gli autori, vedi Asimov) della narrativa di fantascienza. Un genere che di recente sembra attrarre pochi lettori, specie nel nostro Paese. Senza darsi per vinta da questo scenario, proprio dall’Italia muove una nuova falange di autori con l’ambizioso intento di rappresentare la next wave del genere, riconnettendo schegge delle sue ultime stagioni innovative (il cyberpunk, autentico precursore della net age) con spunti raccolti in estrema libertà dai più diversi sottogeneri: hard s/f, fantathriller e fantasociologia, surrealismo. Sì, persino anche dalle avanguardie storiche del Futurismo di Marinetti o dal retrofuturo di Jules Verne.

FG Così viene descritta Frammenti di una rosa quantica , antologia del movimento connettivista, curata da Lukha Kremo Baroncinij, pubblicata da Kipple Officina Libraria con la prefazione di Luca Masali. Ossia: “14 autori italiani per scrivere la fantascienza del XXI secolo”.

“L’antologia – si legge in una nota – riunisce infatti 14 racconti di altrettanti autori italiani, che riflettono altrettante sfaccettature del fantastico contemporaneo in lingua italiana: un’araba fenice che i percorsi “mainstream” dell’editoria nazionale si ostinano a ritenere inesistente, o quantomeno a ignorare. Quasi tutti gli autori si riconoscono nell’ampio manifesto del Connettivismo, pur percorrendo cammini tematici e stilistici personali e particolari: si va dal cyberpunk all’hard sf, fino al fanta-noir, solo per fare qualche esempio”.

La raccolta è introdotta da Luca Masali (già vincitore del premio Urania e autore de I Biplani di D’annunzio e La Perla alla fine del Mondo), che ha dichiarato grande estimatore della nuova fantascienza. Infatti, scrive Masali nella prefazione che “i Connettivisti sono un gruppo di scrittori che rappresentano la punta di diamante di coloro che scavano nelle pieghe più profonde del genere, reinventando in continuazione il materiale più esplosivo e sovversivo che esista”.

Di seguito titoli dei racconti e nomi degli autori, nell’ordine con cui compaiono nell’indice:
– Orizzonte degli eventi di Giovanni De Matteo (vincitore del Premio Urania 2006 con il romanzo “Sezione Pigreco Quadro”, ed. Mondadori)
– SPAM di Filippo C. Battaglia
– L’uomo dei pupazzi di schiuma di Dario Tonani Chandra
– Sogna la neve che brucia di Alberto Cola Cento anni di Sandro Battisti Principio d’induzione di Roberto Furlani
– 137 di Lukha Kremo Baroncinij
– Confiteor di Mario Gazzola
– L’ultima stanza del mondo di Alex Tonelli
– Afterlife di Daniele Pasquini
– Esperimento quantico di Domenico Mastrapasqua
– La favola nera di Marco Milani
– L’istante gelido di Fernando Fazzari Amiens (1905) di Simone Conti

Il 9 marzo appuntamento al GOGANGA di Milano (via Cadolini 39 alle 19) per un “aperitivo letterario”.

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Pubblicato il
26 feb 2008
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