Primi problemi nell’adozione dei criteri di accessibilità sui siti Web della Pubblica Amministrazione (PA), a distanza di tre mesi dalla conversione in legge del decreto sull’ Agenda Digitale del Belpaese. Come previsto dall art. 9 del D.L. 179/2012, i vari enti avrebbero dovuto pubblicare online un documento annuale in cui indicare gli obiettivi in materia di accessibilità per l’anno 2013. Fissata al 31 marzo scorso, la scadenza imposta dal legislatore è stata rispettata da ben poche amministrazioni .
Come spiegato dall’avvocato Ernesto Belisario, i responsabili dell’Agenzia per l’Agenda Digitale hanno diffuso la circolare 61/2013 contenente ulteriori indicazioni sulle modalità di pubblicazione del documento annuale. Negli allegati indirizzati ai vari enti si apprende l’obbligo di compilazione di un questionario di autovalutazione per “avere contezza del livello di applicazione delle norme in materia”.Al secondo punto, gli stessi enti sono tenuti a pubblicare un fac-simile del documento annuale.
“Alla luce delle indicazioni contenute nella Circolare AGID, si ritiene che gli Enti non abbiano più scuse per non provvedere agli adempimenti in questione – ha dichiarato Belisario – tanto più che è espressamente previsto che l’inosservanza delle norme in materia di accessibilità è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare, ferme restando le eventuali responsabilità penali e civili previste dalle disposizioni vigenti”.
Con delega all’Innovazione della PA, il ministro Francesco Profumo aveva ratificato il decreto sui requisiti tecnici di accessibilità previsti dalla legge 4/2004 sull’introduzione delle “disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”. Tutti i siti web della PA dovranno dunque applicare quelle regole tecniche previste dallo standard internazionale W3C WCAG 2.0 .
Mauro Vecchio