Roma – 25 anni fa nasceva a Chicago quello che viene considerato da più parti il primo Bulletin Board System (BBS). I suoi inventori, Ward Christensen e Randy Suess, protagonisti di eventi che han fatto storia , chiamarono Chicago Bulletin Board System (CBBS) un computer collegato ad una linea telefonica.
Le cronache narrano che si trattava di un computer S-100 basato sullo Z-80 che sfruttava un modem Hayes a 300 baud. A quel modem dall’esterno ci si poteva collegare per interagire con la macchina e la comunità che su di essa andava aggregandosi, dando così vita probabilmente al primo sistema telematico di questo tipo (vedi immagine in questa pagina). Un mondo, quello delle BBS, che ha fatto la storia della telematica.
Anche in Italia sono tanti i nomi che hanno legato le proprie attività pionieristiche proprio alle BBS che per lunghi anni hanno rappresentato l’avanguardia della connettività italiana, veicolando contenuti e soprattutto creando luoghi di scambio e di incontro del tutto inediti e profondamente creativi.
Persino Punto Informatico, nell’ormai lontano 1995, mosse i suoi primi passi proprio attraverso i circuiti delle BBS romane e con una propria BBS, alla quale ci si poteva inizialmente collegare con un programmino ad hoc distribuito su floppy per scaricare gli aggiornamenti di quello che allora era caratterizzato da un grande punto giallo, il… “Punto Informatico” (vedi screenshot qui a lato).
Dal mondo delle BBS sono sorte, in Italia e all’estero, quelle intelligenze e quelle forze che hanno poi dato grande impulso alla diffusione della rete e a nuove aperture della cultura telematica .
Oggi, da noi e altrove, le BBS sono tutt’altro che defunte ed è sufficiente una ricerca su Google per regalarsi un viaggio tra quelle “moderne” e una caccia a quelle che furono.