Los Angeles (USA) – Inatteso e insperato è arrivato dal giudice di sorveglianza il permesso atteso da Kevin Mitnick che gli consente di scrivere articoli o di fare attività di consulenza informatica. Per il più celebre degli hacker che ha passato cinque anni in prigione, il permesso rappresenta una svolta epocale, una svolta che gli consente di mettere le mani su una tastiera e di sentire l’handshaking del modem che si connette.
A Mitnick, dopo il suo rilascio e in conseguenza del patteggiamento del 1995, era stato vietato l’accesso a qualsiasi strumento capace di connetterlo a una rete qualsiasi. Niente computer, quindi, ma neppure telefonini o altri device. Nelle scorse settimane il tribunale aveva ribadito che l’unico a poter decidere eventuali “strappi alla regola” nell’ottica di una riabilitazione di Mitnick, era il suo giudice di sorveglianza.
Questi, andando contro ogni previsione, ha optato per offrire a Mitnick una prima forma di “libertà”, consentendogli di valutare e accettare le numerose offerte di lavoro che riviste di settore e aziende di informatica gli hanno proposto fin dal momento del suo rilascio.