La direttrice della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), Regina Dugan, approderà presto a Google. Dugan, 49 anni, è stata la prima donna nominata a capo dell’agenzia del Pentagono e, nonostante il periodo di crisi, è riuscita a mantenere invariata la quota di finanziamenti con cui ogni anno lo stato federale sovvenziona DARPA.
Nei tre anni di permanenza ai vertici del Pentagono, Dugan si è concentrata sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico e ha spostato le ricerche su problemi più pratici come il crowdsourcing e la lotta al terrorismo. In particolare, lo scorso novembre fece un appello agli hacker di tutto il mondo per lo sviluppo di un sistema di sicurezza delle reti militari, una mossa assai insolita per la première dame di un’agenzia governativa.
Questi anni di lavoro sono stati però anche molto controversi. Dugan si ritrovò al centro delle polemiche quando, lo scorso anno, venne a galla che DARPA aveva stipulato diversi contratti da centinaia di migliaia di dollari con RedX Defense , un’azienda co-fondata dalla stessa Dugan e ancora parzialmente in suo possesso. Sul caso, l’ Office of Inspector General (OIG) del Pentagono aprì un’inchiesta, di cui non sono ancora stati resi noti i risultati.
“La partenza della direttrice Dugan non è legata all’indagine dell’OIG – ha dichiarato il tenente colonnello Melinda Morgan, portavoce dell’Ufficio del Segretario alla Difesa – L’OIG effettua controlli regolari sui contratti stipulati da tutte le agenzie della Difesa, inclusa DARPA”. Secondo il portavoce di DARPA, Eric Mazzacone, Dugan ha accettato una proposta più che allettante. Parole di elogio sono venute anche da BigG: “Sarà una vera e propria risorsa e siamo felici che si unirà alla nostra squadra”. A quanto sembra, Dugan ha accettato un posto da dirigente , anche se Google, per il momento, non ha specificato le deleghe.
E intanto a DARPA è partito il toto-nomina su chi prenderà il posto della ormai “ex”. Il più quotato sembra essere il vicedirettore Kaigham “Ken” Gabriel, ma non è da escludere che Lisa Porter, capo dell’ Intelligence Advanced Research Projects Activity
(IARPA), una sorta di cugino del DARPA che però si occupa di intelligence, possa dargli del filo da torcere.
Gabriella Tesoro