L.A., se i netcafé sono blindati

L.A., se i netcafé sono blindati

Da pochi giorni sono efficaci le nuove normative che trasformano i locali dedicati alla rete in piccoli bunker anti-violenza
Da pochi giorni sono efficaci le nuove normative che trasformano i locali dedicati alla rete in piccoli bunker anti-violenza


Los Angeles (USA) – Gli internet café di Los Angeles, una delle maggiori aree metropolitane degli Stati Uniti, sono ufficialmente “blindati” dallo scorso sabato, quando è entrata in vigore la nuova normativa cittadina contro la violenza in questo genere di locali.

La controversa disposizione comunale prevede che i netcafé, luogo di ritrovo sempre più spesso non solo di utenti ma anche di gang giovanili e bande di facinorosi, adottino una serie di misure di sicurezza .

I café devono ottenere una nuova autorizzazione ad operare e devono anche impedire l’accesso ai minori di 18 anni la sera dopo le 22 e la mattina tra le 8.30 e le 13.30. Ciò si deve alle preoccupazioni che da tempo circolano nel consiglio comunale di Los Angeles relativamente all’abuso dei videogiochi e del gaming online da parte dei più giovani.

Inoltre i gestori devono installare videocamere di sorveglianza ed eliminare i closed booth , ovvero le postazioni riservate, quelle pensate per consentire all’utente di navigare in privato. Tra le misure disposte dalle autorità c’è anche l’obbligo per chi frequenta i locali dei netcafé di esibire un documento di riconoscimento su richiesta degli esercenti.

A quanto pare per il momento, comunque, le autorità non hanno ancora pianificato i controlli sui netcafé per assicurarsi che la normativa venga rispettata. Secondo alcuni gestori la polizia avrebbe fatto sapere che inizierà a verificare l’applicazione delle nuove misure tra un paio di mesi.

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Pubblicato il
25 ago 2004
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