Per il momento mancano prodotti commerciali in grado di farne sfoggio, nondimeno Android è indiscutibilmente arrivato alla versione 2.0. Si annuncia il lieto evento sul sito degli sviluppatori del progetto, comunicando il supporto alla nuova main release del sistema operativo mobile nell’SDK e illustrando – per sommi capi – le principali novità con un video su YouTube.
E Android 2.0 non manca certo di novità importanti , tra nuove caratteristiche e migliorie al codice preesistente. Conosciuto anche con il nome in codice di “Eclair”, Android 2.0 offre una serie di strumenti pensati per integrare facilmente i vari strumenti di comunicazione con i contatti , la gestione dei suddetti e la sincronizzazione con servizi in remoto.
Selezionando l’icona di un contatto gli utenti potranno ora avere accesso alle informazioni pertinenti assieme a una slide con cui poter avviare una chiamata telefonica, scrivere un messaggio di testo o una e-mail. La funzionalità Quick Contact è certamente una di quelle che più saltano all’occhio nel nuovo Android , visto che mette a disposizione di sviluppatori e produttori di telefonini un sistema di comunicazione integrato non dissimile – almeno nella sostanza – al preannunciato MOTOBLUR di Motorola.
Android 2.0 include il supporto agli account della piattaforma di comunicazione Exchange , con la scelta di abilitare o meno la funzionalità rimessa nelle mani dei produttori di handheld e smartphone androidi. Aggiornate le API Bluetooth che permettono ora alle applicazioni di usare a proprio piacimento le funzionalità dei dispositivi compatibili – inclusa la scansione di quelle disponibili nelle vicinanze.
E ancora si parla di supporto migliorato al multitouch, controlli alla fotocamera integrata più corposi (flash, effetti colore, zoom digitale e quant’altro), layout della tastiera virtuale avanzato per facilitare la velocità della digitazione e l’uso dei tasti corretti. L’esperienza Internet è stata arricchita con il supporto ad HTML 5 , che porta con se caratteristiche quali i database SQL in locale, la cache delle applicazioni, le API di geolocalizzazione e il tag video per la gestione dei contenuti multimediali.
Per poter toccare con mano tutte le novità di Android 2.0 occorrerà naturalmente aspettare che le grandi case adottino il nuovo sistema. I primi candidati per la sua implementazione sono Droid della succitata Motorola e il chiacchierato Project Rachel di Sony Ericsson, uno smartphone dotato di schermo OLED da 4,1 pollici, processore “Snapdragon” da 1 GHz, fotogamera da 8 megapixel e 32 Gigabyte di storage interno.
Alfonso Maruccia