Roma – Addebitare agli utenti i costi di spedizione delle bollette è vietato dalla legge. Lo segnala ai consumatori Adiconsum , che comunica di aver intrapreso un’azione inibitoria nei confronti di Telecom Italia per gli addebiti illegittimi delle spese di spedizione delle bollette telefoniche.
“Da anni, infatti – osserva l’Associazione – nonostante l’addebito delle spese di spedizione sia vietato da una norma di legge inderogabile, Telecom addebita agli utenti su ogni fattura bimestrale costi di spedizione che non sono dovuti. Nonostante le numerose sentenze di condanna emesse da diversi Giudici territoriali, di primo e di secondo grado, che hanno unanimemente stabilito che tale comportamento è illegittimo, Telecom non si è ancora adeguata alla normativa”.
Una vexata quaestio , quella dei costi di spedizione delle bollette telefoniche: il contratto di servizio di Telecom Italia ne prevede l’addebito all’utente. Tale contratto, approvato per decreto ministeriale, è in contrasto con l’articolo 21 del DPR 633/72 (il decreto istitutivo dell’IVA), che al comma 8 recita: “Le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalità non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo” .
In più occasioni, come ha ricordato Adiconsum, sono state emesse sentenze che riconoscevano l’illegittimità dell’addebito: un esempio su tutti, un pronunciamento datato 2002 del Giudice di Pace di Bologna ), che ha riconosciuto al DPR 633/72 una superiore valenza giuridica. Sentenze come queste hanno però valore solo nel singolo caso trattato dal Giudice e non per tutti gli utenti che si trovano nella condizione del ricorrente.
“La stessa Autorità delle Comunicazioni – osserva Adiconsum – ha sancito l’illegittimità dell’addebito delle spese di spedizione di bolletta”. Sulla base di questi presupposti, l’Associazione ha pertanto deciso di intervenire giudizialmente, a tutela di tutti gli interessi collettivi coinvolti, “per far cessare tale comportamento vessatorio ed illegittimo che garantisce a Telecom un utile, non dovuto, di milioni di Euro” ed invita gli utenti a contattare l’Associazione per ottenere assistenza e tutela nei confronti dell’ex monopolista.
Dario Bonacina