Fine anno, si moltiplicano com’è tradizione le occasioni di stendere bilanci, fare previsioni più o meno sballate ed esercitarsi in fantasiose letture della sfera di plastica vetro cristallo sullo stato del mondo digitale prossimo venturo. Il Pew , dopo aver “scoperto” che i videogame sono roba da adulti , delizia ora le audience di tutto il mondo con una statistica ricavata dalle opinioni di attivisti digitali, giornalisti ed esperti tecnologi su quello che sarà “hot” e quello che non lo sarà entro il vicinissimo anno 2012 .
Sono 1.000 le persone intervistate dal Pew Institute, chiamate a dire la loro su 20 scenari futuri concernenti soprattutto la tecnologia, i mezzi di comunicazione e i temi caldi del momento come le protezioni anticopia e le nuove modalità di interazione uomo-macchina, o per meglio dire uomo-IA.
Da qui a quattro anni i dispositivi mobili quali smartphone, melafonini e googlefonini assortiti saranno diventati la principale porta di accesso alla rete globale, dicono molti degli intervistati, mentre le tecnologie DRM spariranno dalla circolazione e dai tanti contenuti ora imbrigliati da protezioni anticopia inutili per i “pirati” e fastidiose per i consumatori.
Tra i trend attuali che più si affermeranno ci sarà poi la scomparsa di una distinzione netta tra tempo libero e tempo da dedicare alle professioni , una prospettiva che piuttosto che spaventare verrà adottata con entusiasmo dai lavoratori impegnati nel mondo tecnologico moderno.
L’altro grande tema “hot” del momento, e che secondo gli auguri consultati dal Pew acquisterà sempre più peso, è la diffusione delle interfacce touch, multi-touch e via voce, arrivate soprattutto le prime a un livello di maturità tale da poterne prevedere con facilità l’adozione mainstream naturalmente a discapito di mouse e tastiera , quest’ultima sostituita da proiezioni virtuali su ogni genere di superficie nei rari casi in cui non si fosse nel “mood” giusto per rivolgersi al PC direttamente con la voce.
Il rapporto del Pew, per quanto già di suo rappresenti soprattutto un esercizio di stile sembra per una volta avere la medesima consistenza di altri “tuffi” in un futuro inconoscibile per definizione come ad esempio quello recentemente tentato da IBM .
A voler far fuori lo storico mouse , infine, sono in parecchi, ma il domani incerto preconizzato per una delle periferiche più standardizzate e usate di sempre, rimane al momento soprattutto un sogno degli esperti tecnologi di cui sopra, mentre dall’alto del suo miliardesimo controller Logitech prevede una pacifica convivenza tra interfacce vecchie e nuove per il personal computing degli anni a venire.
Alfonso Maruccia