Non c’è dubbio: quando si viene alla ricerca scientifica e tecnologica l’umanità sta muovendo i primi passi e quello che la aspetta in avvenire è tutto meno che ipotizzabile. Si potrebbe sintetizzare così il pensiero di R. Stanley Williams espresso in occasione della conferenza etech .
Williams, uno degli scienziati di punta di HP ed una delle menti dietro la scoperta del memristore , ha dichiarato che “la Scienza e la Tecnologia sono ancora nella loro infanzia, non importa quante volte qualcuno verrà a dirci che siamo alla fine della Scienza. La fuori c’è da trovare molto più di quanto abbiamo trovato finora”.
Williams ha spiegato come è nata la scoperta del memristore, considerata di straordinaria rilevanza per il futuro dell’elettronica, una tecnologia destinata ad invadere in pochi anni il mercato. Un memristore è una sorta di resistore variabile: in base alla quantità e al verso della corrente che lo attraversa è in grado di variare la propria resistenza, secondo una legge precisa caratterizzata dalle sue proprietà fisiche.
A suo dire proprio questa scoperta dimostra “come ci sia ancora così tanto spazio”, come quanto ancora la ricerca dovrà procedere, quanto la Scienza potrà progredire. A suo dire “l’età del computing non è ancora iniziata. I computer che abbiamo oggi fanno sì che quelli che avevamo 50 anni fa ci appaiano come dei giocattoli, peraltro non molto ben fatti. Tra 50 anni a mio avviso guarderemo a quello che abbiamo oggi allo stesso modo”.
Nel futuro c’è spazio per un cervello artificiale pensante? “Anche tra 50 anni – ha dichiarato Williams – non avremmo nulla che apparirà neppure alla lontana come un cervello umano”.
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