Miami (USA) – La Tigre di Apple non verrà abbattuta. Il giudice Joan Lenard della Corte Distrettuale della Florida ha infatti sentenziato che l’uso che Apple fa del nome “tiger” non nuoce in alcun modo all’immagine e all’attività commerciale di TigerDirect.com .
Come si ricorderà, all’inizio di maggio il celebre sito di e-commerce americano TigerDirect.com aveva chiesto al tribunale un’ingiunzione preliminare che obbligasse Apple a cessare l’uso della parola “tiger” in abbinamento al proprio nuovo sistema operativo Mac OS X 10.4: una richiesta che, se fosse stata accolta dalla corte, avrebbe obbligato Apple a sospendere la distribuzione di Tiger e modificare scatole, manuali, brochure, slogan e messaggi promozionali.
“Nell’accogliere la richiesta d’ingiunzione c’è il grande rischio di danneggiare Apple”, ha scritto il giudice Lenard nella propria sentenza. “I marchi vengono utilizzati in modo chiaramente diverso. Ogni utente che faccia i propri acquisti negli shop di TigerDirect.com e di Apple, sia attraverso Internet che nei negozi locali, è in grado di distinguere i loro rispettivi punti vendita grazie alle chiare differenze nel loro target di mercato e nei messaggi”.
Nella propria difesa Apple ha cercato soprattutto di dimostrare alla corte che i consumatori che associano il termine “tiger” a TigerDirect.com, ad Apple o ad una qualsiasi azienda sono solo una piccola frazione: nel caso di TigerDirect.com sarebbero circa il 6%. La società di Cupertino ha poi fatto notare come nei soli Stati Uniti siano più di 200 le aziende che utilizzano in qualche modo il termine “tiger”, tra cui 24 operanti nel settore dei computer e dei servizi.
Altri dettagli sulla sentenza sono stati pubblicati dal sito AppleInsider .
Alla luce delle dichiarazioni del giudice resta ora da vedere se TigerDirect.com deciderà di continuare o meno la propria causa contro Apple.