Microsoft lo aveva anticipato a inizio maggio in occasione dell’evento Build 2019 e ora la funzionalità inizia ad essere implementata: stiamo parlando del blocco dei tracker da parte di Edge, più precisamente la versione del browser basata su Chromium. L’annuncio arriva oggi dalla pagine del blog ufficiale del gruppo di Redmond: interessata la release Canary 77.0.203.0 per Windows, ma non ancora quella per macOS.
Edge previene l’azione dei tracker
Una caratteristica introdotta con l’obiettivo di incrementare il livello di tutela della privacy. Per attivarla gli Insider devono prima digitare nella barra dell’indirizzo la stringa “edge://flags#edge-tracking-prevention” (senza virgolette), poi riavviare Edge, dopodiché all’interno delle impostazioni (“edge://settings/privacy”) si troveranno di fronte alle opzioni offerte da Tracking Prevention.
Stando alla descrizione, Basic blocca i tracker ritenuti malevoli senza impedire la visualizzazione delle inserzioni pubblicitarie più rilevanti, Balanced (quella consigliata) ferma i tracker malevoli e quelli di terze parti eliminando una quota di advertising, mentre Strict esclude la maggior parte dei tracker. Quest’ultima rischia però al tempo stesso di compromettere la corretta fruizione di alcuni siti.
Sul blog ufficiale di Windows un post che approfondisce i dettagli tecnici relativi al funzionamento. Interessante il passaggio in cui Microsoft condivide la propria visione in merito a navigazione e privacy, che riportiamo di seguito in forma tradotta.
Il Web è un luogo complesso e abbiamo capito che non esistono soluzioni “taglia unica” per la privacy. A seconda della modalità di prevenzione del tracking che avete abilitato, attueremo azioni differenti in modo da bilanciare la nostra azione e mettervi in pieno controllo della vostra esperienza personale di navigazione.
Il gruppo di Redmond è ovviamente aperto alla raccolta di feedback e segnalazioni in merito, soprattutto da parte di coloro che scelgono di scaricare e installare una versione di anteprima del browser, con il desiderio di mettere alla prova le funzionalità inedite come questa.