Un consorzio compatto, per una piattaforma che darà ai vari chip designer la possibilità di sfruttare le più recenti tecnologie di produzione, liberandoli così dall’obbligo di investire miliardi di dollari nei vari impianti di fabbricazione.
È stata così annunciata una speciale piattaforma per la produzione di chip personalizzati , frutto dell’unione di cinque aziende specializzate in semiconduttori, tra cui IBM, Samsung e ARM. E sarà proprio la società britannica a far confluire in questa piattaforma le sue tecnologie di produzione di chip.
Chip personalizzati, dunque, miniaturizzati a 32 e 28 nanometri . “Molte persone vogliono realizzare geometrie a 32 e 28 nanomentri – ha dichiarato Ian Drew, vicepresidente marketing di ARM – ma rimane molto difficile farlo da soli”. Perché bisognerebbe a suo dire coordinare il lavoro di fabbrica con quello dei fisici e degli esperti di progettazione. “Se si vuole investire – ha continuato Drew – basta farlo. Ma è decisamente più semplice investire il denaro altrove per differenziarsi”.
All’interno della piattaforma annunciata, il processo di produzione di transistor a 32 e 28 nanometri sarà garantito dall’ alleanza tra IBM, Samsung e Globalfoundries .
Proprio Doug Grose, CEO di Globalfoundries, ha parlato di recente nel corso della Design Automation Conference . Sottolineando come i vari chipmaker debbano ridefinire le rispettive relazioni con i vari produttori, in vista di un processo integrato e fortemente collaborativo.
Mauro Vecchio