Con il rilascio dell’ultima versione della propria distribuzione di AROS, re-implementazione open source del leggendario sistema operativo di Amiga, il progetto italiano VmwAROS ha mutato il proprio nome in Icaros Desktop.
“Il motivo è da ricercare nell’eccessiva somiglianza del vecchio nome con i prodotti VMware, da cui era necessario prendere le distanze visto che, con il passare del tempo, quella che iniziò come una Distribuzione di AROS già pronta per VMware è diventata sempre di più una vera e propria distribuzione che parte direttamente sull’hardware del PC come qualsiasi distribuzione di Linux o di altri sistemi operativi”, ha spiegato il fondatore del progetto, Paolo Besser, in una email a Punto Informatico . “Icaros Desktop riflette abbastanza bene lo spirito del progetto e ci si augura che non faccia la fine dell’illustre personaggio mitologico a cui deve il nome”.
Come si legge sul sito del progetto, Icaros Desktop è una distribuzione pre-configurata di AROS che viene distribuita sia sotto forma di live-DVD, capace di girare direttamente sull’hardware di un PC, sia come immagine VMware, già configurata e pre-installata per girare in una macchina virtuale. AROS è invece un sistema operativo open source molto leggero e versatile che tenta di migliorare e modernizzare AmigaOS 3.1 conservandone la compatibilità a livello di API. Su VmwAROS PI ha dedicato questo approfondimento .
Con la pubblicazione di VmwAROS 1.1 (la versione 1.0 è stata rilasciata lo scorso dicembre), Besser non si è limitato a cambiare nome al proprio software, ma ha introdotto anche una serie di migliorie e nuove funzionalità: tra queste, un nuovo browser web capace di supportare AJAX (ma non Flash), diverse ottimizzazioni alle performance, molti programmi aggiornati, un nuovo e più veloce emulatore di Amiga, nuove utility di sistema e un maggior numero di driver per le schede di rete.
La lista completa delle feature aggiunte nella nuova versione, completa di screenshot, è disponibile qui .
“Icaros Desktop supporta uno spettro di periferiche e di schede di espansione per PC relativamente ampio ma, purtroppo, non è compatibile con tutte. Per cui siamo sempre alla ricerca di volontari e di gente capace, che voglia scrivere driver open source per AROS”, scrive Besser. “Negli ultimi due anni il progetto ha guadagnato una notevole accelerazione nel suo sviluppo, cambiando radicalmente aspetto e diventando molto più completo. Restano però notevoli margini di miglioramento e tanti buchi ancora da riempire, per chiunque volesse essere così gentile da darci una mano”.