Oggi su “La Repubblica” è stato pubblicato un articolo , a firma di Roberto Custodero, dal titolo “L’alleanza Gran Bretagna, Francia e Italia contro il terrorismo passa da Internet”, che riassume i punti principali di un documento “segreto” che dovrebbe essere approvato oggi all’ONU.
Il documento citato dovrebbe essere il seguito di quanto deciso a Lucca, durante il G7 dei Ministri degli Esteri, in termini di “raccomandazioni non vincolanti” sulla “lotta globale al terrorismo” e alla radicalizzazione su Internet , e che verrà attuato con la complicità collaborazione dei giganti dei big data Twitter, Google, Facebook e di non meglio specificate “organizzazioni non governative”.
Citando direttamente l’articolo suddetto: “Tra i punti principali del documento, lo sviluppo di forme di intelligenza artificiale e di altre procedure automatizzate per riuscire a individuare quei fattori che possano intercettare in rete momenti di radicalizzazione. E consentano di effettuare la cosiddetta ‘analisi predittivà, scienza che mette in relazione i dati di diverse fonti – telecamere, social, pagamenti online, GPS, sistemi di lettura delle targhe – e li trasforma in informazioni utili per la tutela della sicurezza” .
E più avanti: “Altro punto riguarda la gestione del ‘confinamento algoritmico’, ovvero il meccanismo in uso sui maggiori social network in grado di offrire ai propri utenti contenuti sulla base delle loro preferenze e delle attività online. Un sistema che diventa però perverso nel caso di utenti interessati alla propaganda jihadista, poiché gli saranno suggeriti contatti, pagine, e contenuti proprio di quel tipo. Una volta individuate le sorgenti dei contenuti a rischio, occorre fare in modo di rimuoverle dalla rete nel più breve tempo possibile…” .
Insomma, ci sono un sacco di buone notizie .
Per rassicurare gli animi dei cittadini del mondo, Gentiloni, Macron e May, su indicazione dei rispettivi Ministri degli Esteri e grazie ai buoni uffici delle Nazioni Unite, stanno predisponendo le cose in modo che:
1) la “Precrimine” descritta da Philip K. Dick in ” Minority Report ” si materializzi in Rete e sulle nostre strade;
2) il confinamento dei naviganti in ” bolle informative ” che consentono di manipolarne la percezione (è evidentemente cosa buona e giusta) continui tranquillamente ma venga monitorato, in modo da “svuotare le bolle” di terroristi, fiancheggiatori e simpatizzanti (omessi per ora i pedoterrosatanisti ).
Non vi sentite rassicurati? No!? E perché mai?
Cassandra, avuta la conferma di aver ben adempiuto il suo dovere di profetessa, stasera dormirà meglio.
Marco Calamari – @calamarim
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