Talvolta basta addentrarsi anche di poco nei meccanismi della Rete per fare piccole ma significative scoperte; in questo caso non solo di trasparenza ma anche di trasparenze opache, un po’ finte, un po’ ipocrite. Su segnalazione di uno dei famosi 25 lettori, che ringrazio sentitamente, sono andato a vedere un sito istituzionale, quello del Governo Italiano .
Bellino, probabilmente con parecchie informazioni; ci sono persino la composizione del Governo e la Costituzione.
Persa dietro una serie di menu spessi come il muro di Berlino (ma vabbè, non si può pretendere che al Governo conoscano come si fanno i siti Web) si trova una vera chicca, una cosa piccola ma bella , l'”Operazione Trasparenza” del Governo; stipendi dei funzionari pubblici con nomi e cognomi, importi delle consulenze tecniche con nomi e cognomi, ed anche altro, come i dati sulle presenze negli uffici pubblici. Dati interessanti, ben organizzati in documenti PDF (vabbè non si può pretendere che al Governo conoscano i formati liberi); tutto bene insomma, migliorabile ma nella giusta direzione.
Non proprio, se uno recupera il file robots.txt ottiene questo:
User-agent: *
Disallow: /Presidenza/operazione_trasparenza/dirigenti/
Disallow: /Presidenza/operazione_trasparenza/consulenti/
Chi volesse i dettagli può leggere questo documento ma, tradotto in italiano, c’è scritto “Caro motore di ricerca, su questo sito indicizza tutto quello che vuoi, tranne i dati su consulenze e stipendi”.
Strano, vero? Indicizza tutto ma proprio tutto il sito, tranne, vedicaso, quei PDF; che siano un po’ scomodi? E si sa: nella Rete moderna, quello che non si trova con Google non esiste.
Vuoi vedere che al Governo, quando vogliono, qualche cosa su come fare i siti lo sanno?
Marco Calamari
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