Il 2020 sulla scia dei lockdown, il 2021 sulla scia di DaD e smart working, ma in ogni caso un doppio colpo a segno per un mercato dei PC che fino al 2019 sembrava ormai rassegnato ad una lenta decadenza. Nuovo contesto e nuove esigenze hanno invece portato ad una nuova domanda di mercato , tanto che il 2021 si è chiuso con un +15% complessivo che, secondo i dati Canalys, rappresentano la miglior performance dell’ultimo decennio per il comparto.
Complessivamente il 2021 si è chiuso con qualcosa come 350 milioni di dispositivi venduti, cifra che non si raggiungeva più dal lontano 2012.
Il 2021 dei PC
I dati contemplano la sommatoria tra postazioni desktop, notebook e workstation. Per i notebook la crescita è stata del 16%, per i desktop si è attestata al 7%.
Apple risulta essere il gruppo che ha messo a segno le migliori performance generali, registrando una crescita nelle vendite pari al 28,3%: surclassate sul podio Acer (+21,8%) e Dell (+18%). Lenovo, tuttavia, continua a restare leader del comparto grazie ad 82 milioni di unità distribuite (+13,1% anno su anno) con HP all’inseguimento (74 milioni di unità, +9,5% annuo).
Si tratta di un trend importante perché, secondo Canalys, il 2021 è stato “l’anno della trasformazione digitale” così come il 2022 sarà “l’anno dell’accelerazione”: c’è una famelica ricerca di postazioni di lavoro e studio, con performance crescenti e comprovata affidabilità. Ciò che racconta il mercato, insomma, è che al netto dei problemi di accaparramento dei chip, la crescita potrebbe per il momento perdurare fino a trovare un nuovo plateau a ritmi differenti rispetto a quelli pre-pandemia.