Due nuove condanne per pubblicità ingannevole arrivano dall’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato , questa volta all’indirizzo di due compagnie telefoniche. Nel bollettino pubblicato dall’Antitrust la scorsa settimana , tra i nomi delle aziende colpite da sanzione spiccano infatti i nomi di Wind e BT Italia .
All’operatore arancione è stata comminata una multa di 42.500 euro per lo spot televisivo dell’offerta Noi Wind roaming . Una réclame ingannevole in quanto, secondo l’Autorità, prospettava la “assoluta gratuità delle chiamate verso tutti i telefoni Wind in Europa” attraverso una scritta in sovrimpressione con caratteri molto evidenti, accompagnata dalla voce fuori campo che ribadiva il medesimo concetto, mentre invece con caratteri meno evidenti venivano indicate le reali condizioni economiche dell’offerta.
La sanzione che ha colpito BT Italia non riguarda invece uno spot, ma le informazioni diffuse sul sito web della compagnia telefonica, volte a pubblicizzare la tariffa National e ritenute ingannevoli in quanto lasciavano intendere che tale piano tariffario fosse accessibile a tutti i clienti, non specificando che i vecchi clienti avrebbero potuto accedere all’offerta “solo previa cessazione del contratto in corso con la BT, e, dunque, subendo un”interruzione del servizio” almeno fino all’attivazione della nuova tariffa. Una lacuna che l’Antitrust ha punito con una multa di 24.100 euro.
Dario Bonacina