Jammie Thomas, la madre trentenne condannata da un tribunale a risarcire quasi un quarto di milione di dollari alla RIAA, non si arrende : dopo aver preannunciato l’appello , ora attraverso il suo legale ha formalizzato una richiesta di annullamento del verdetto.
L’ ultimo capitolo di questa vicenda riguarda l’ammontare del risarcimento riconosciuto dal tribunale in favore del querelante: 222mila dollari, circa 155mila euro, sarebbero una cifra spropositata rispetto al reale danno subito dalle major . Il massimo valore di mercato dei 24 brani che le sono stati contestati si aggirerebbe sui 150 dollari, pari allo 0.06 percento della multa comminata. L’ottavo emendamento della Costituzione USA e vari precedenti legali, si sostiene nella mozione presentata , escluderebbero pene pecuniarie sproporzionate rispetto al danno arrecato.
Sul sito freejammie.com è possibile effettuare donazioni in favore di Jammie . In un video postato su YouTube, è Jammie stessa a confermare che l’intera cifra raccolta sarà impiegata per sostenerla nella sua battaglia legale. ( L.A. )