Ampiamente premiate dal mercato, sono le console il nuovo bersaglio di Greenpeace. Nintendo è la prima azienda a toppare su tutti i fronti secondo la più recente versione della Guide To Greener Electronics che l’organizzazione stila dallo scorso anno. Microsoft, in veste di colosso dell’intrattenimento, con Xbox e Zune non ottiene risultati più meritori.
Greenpeace ha allargato il raggio dell’indagine: sotto le forche caudine dell’organizzazione ambientalista sono dovuti passare anche produttori di apparecchi tv e di console. Sono stati vagliati con severità i diciotto più importanti player dell’elettronica mondiali, ne sono stati osservati i comportamenti, ne sono stati studiati i prodotti. E se nessuno dei produttori ha dimostrato di poter raggiungere l’eccellenza, cioè una votazione di 10 decimi, molte sono le aziende ad aver raggiunto la sufficienza, dimostrando di aver introdotto delle misure per migliorare l’ecodesign dei propri prodotti, per aver ridotto le sostanze tossiche presenti nelle apparecchiature e per aver sviluppato delle strategie di smaltimento che riducano l’impatto ambientale dei rottami hi-tech. Criteri sui quali Greenpeace si dimostra restrittiva ed esigente, mentre non appare del tutto chiara nell’assegnazione dei punteggi.
A dominare è Sony Ericsson. Ha guadagnato la prima posizione in virtù del proprio atteggiamento attivo e propositivo nell’eliminare le sostanze tossiche dai suoi prodotti. Bandendo PVC e ritardanti di fiamma dalla quasi totalità dei prodotti, assumendosi la piena responsabilità di rimediare ai danni ambientali causati dalle proprie apparecchiature, Sony Ericsson vanta un punteggio di 7,7 decimi.
Scossoni nella classifica per quanto riguarda Nokia, scivolata dalla posizione di testa al settimo posto a causa di certe inadempienze riscontrate dall’associazione ambientalista in verifiche a campione sul campo. Protagonista di movimentati e rumorosi botta e risposta con Greenpeace , Apple viene riabilitata con una sufficienza risicata.
Per Greenpeace era tempo di individuare un nuovo target per la sua roboante battaglia, maligna ValleyWag . Microsoft e Nintendo, con tossiche console capaci di sconquassare gli ecosistemi, si piazzano rispettivamente al sedicesimo e all’ultimo posto. Nintendo ha addirittura totalizzato ” uno spettacolare zero ” in ciascuno dei parametri considerati : “Avrà molte possibilità di migliorare in futuro” chiosa sarcastica Greenpeace.
La votazione di Nintendo avrebbe dovuto essere un ” non classificato “, avverte però Ars Technica , insinuando dei dubbi rispetto alle modalità con cui Greenpeace è andata a caccia di informazioni.
Ma tant’è: per Natale i gamer chiuderanno un occhio .
Gaia Bottà