Roma – IBM ha deciso di testare in Asia un nuovo servizio di “pay-per-use” per la sua piattaforma di sviluppo software Rational . Entro la fine dell’anno sarà disponibile a Taiwan il programma Rational On Demand, una soluzione di sviluppo che permetterà così anche alle PMI di poter accedere a prodotti ad alte prestazioni senza doversi confrontare con cospicui costi di investimento.
Il “Pay-per-use” rende possibile il pagamento del software solo in relazione all’uso, e non come avviene normalmente con l’acquisto della licenza illimitata. Questo genere di offerta commerciale, secondo Vaughan Woods, responsabile del dipartimento Rational Software per l’Asia-Pacifico, potrebbe trasformarsi in un modello di riferimento per le piccole imprese, che sono obbligate, sempre più spesso, a disporre di un numero di sviluppatori software variabile in base alle esigenze del momento. Nei momenti di “magra” è evidente, quindi, che i costi per l’utilizzo delle applicazioni verrebbero ampiamente ridimensionati.
International Integrated Systems Inc. ( IISI ), una società IT Taiwanese di proprietà IBM, distribuirà direttamente il nuovo servizio, e si occuperà della formazione nelle aziende locali. Anche l’ Institute for Information Industry di Taiwan , l’organizzazione governativa per lo sviluppo dell’industria IT, collaborerà al progetto supportando il programma Rational, in modo che “possa essere innalzato il livello qualitativo e produttivo delle PMI per competere a livello mondiale”, ha commentato Woods.
Rational On Demand, in futuro, sarà disponibile anche sui mercati cinesi e indiani, con tempi e modalità di commercializzazione dipendenti dall’esperimento taiwanese. “Siamo già in contatto con una società cinese per disporre di un intermediario locale, ma non abbiamo intenzione di accelerare i tempi fino a quando non saremo sicuri dell’efficienza di questa soluzione. Inoltre, certamente non vogliamo entrare in competizione con gli attuali nostri prodotti già sul mercato”, ha aggiunto Woods.
Cina, Corea e Giappone sono i mercati più in crescita e interessanti per Rational, secondo Steve Robinson, vice presidente del settore vendite di Rational Software. Infatti, mentre l’industria software indiana è formata da numerose grandi imprese con migliaia di dipendenti, realtà come la Cina dispongono di piccole imprese specializzate nello sviluppo di applicazioni per il mercato locale ed internazionale; perfetto, a detta di Woods, per il Rational On Demand.
IBM non è nuova a queste genere di strategie, tanto più che già nel 2003 aveva lanciato il processing in affitto rendendo disponibile alle imprese la potenza di calcolo di alcuni grossi supercomputer basati su cluster di server della famiglia pSeries e xSeries. E nel maggio 2004 con la presentazione del Deep Computing Capacity on Demand di Montpellier, una sorta di mega centro per l’utility computing, aveva completato l’offerta.
Ma non è solo BigBlue l’unica realtà all’avanguardia in questo campo, perché anche Sun sempre nel 2004 , si era già proposta come valente competitor.
Insomma, le previsioni di Jeremy Rifkin ampiamente descritte nel libro “L’era dell’accesso” si sono totalmente avverate. Un mondo che lentamente rimette in discussione il valore delle proprietà per cedere alle lusinghe dell’accesso ai servizi. Abbonamenti e pay-per-use come nuova frontiera per tutte le relazioni economiche; in pratica il sistema più semplice – ma non è detto il meno oneroso sotto il profilo decisionale – per rispondere adeguatamente ad un mercato sempre più esigente e veloce nelle sue richieste.
D.d.