Manila (Filippine) – Non vogliono “bucare” siti né distruggere dati contenuti nei server ma semplicemente mettere in chiaro che deve finire l’epoca di una rete poco sicura: questo l’obiettivo che pubblicamente si prefigge un “gruppo d’assalto” di hacker filippini. Hanno varato un progetto di controllo e monitoraggio per spingere chi gestisce server internet nel loro paese a darsi da fare per aumentare la sicurezza.
Per annunciare il progetto, il gruppo “Asianpride” (“Orgoglio asiatico”) ha scelto la home page del sito della ABS-CBN , il principale network di informazione filippino. Dopo essere entrati nel server hanno lasciato un messaggio: “Questo team ha condotto uno studio scansionando host a caso e informando i gestori dei problemi tecnici e incoraggiandoli a sistemarli”. “Noi – continua il messaggio – non abbiamo però alcuna intenzione di distruggere o di prelevare in qualsiasi modo informazioni o compiere atti del genere. Non siamo pagati per fare quel che facciamo”.
Stando al gruppo, fino al 90 per cento dei server scansionati risultano bucabili attraverso vulnerabilità note dei sistemi che gestiscono. E Asianpride rivendica il fatto di aver contattato gli amministratori di quei network che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno reagito in alcun modo. “Sebbene volessimo aiutare i gestori – dicono i membri del team – a rendere più sicuri i propri server tentando di comunicare personalmente con loro, abbiamo ricevuto in cambio insulti nonostante il nostro approccio professionale”.
Non stanno giocando quelli di Asianpride, se è vero che hanno attaccato la home page di MosCom , il primo provider filippino, perché a loro dire “nonostante il fatto di averli informati delle loro vulnerabilità, questi amministratori non hanno risposto. Ci hanno preso in giro con sparate sulle nostre capacità”. Dopo l’incursione nei server MosCom (vedi immagine della page modificata), gli amministratori del provider hanno sistemato il server colpito e hanno patchato e aggiornato tutto il network. “Dei 20 server e più che compongono il nostro data center, solo un web server è stato colpito. Sono state prese tutte le misure necessarie per impedire che accada di nuovo”.
Asianpride non sembra, per il momento, avere intenzione di rivendicare un gran numero di assalti a siti web. Secondo gli archivi di Alldas.de, infatti, sono solo due i crack segnalati dal gruppo nel mese di novembre.