Fino ad oggi AMD non ha fatto molto per contrastare l’ascesa di Atom. Il suo giovane chip Neo , infatti, si pone più come rivale dei nuovi processori Intel CULV che di Atom, rispetto al quale ha consumi energetici decisamente più elevati. Le cose dovrebbero cambiare a partire dal prossimo anno, quando AMD ha in programma il lancio della sua prima vera CPU Atom-killer .
Dirk Meyer, CEO di AMD, ha dichiarato a DigiTimes che il suo futuro chip non si limiterà a competere alla pari con Atom, ma batterà quest’ultimo su tutti i fronti : consumi, dimensione del package, funzionalità e prezzo. Un’affermazione avventata? Per saperlo non resta che attendere l’inizio del 2010 , periodo in cui l’azienda di Sunnyvale conta di consegnare i primi campioni del proprio processore. Va ricordato che per tale data Intel avrà già introdotto sul mercato il suo Atom di nuova generazione, Pineview , il quale adotterà un design system-on-chip (SoC) con grafica e controller di memoria integrati. Se non vorrà lanciare qualcosa di già superato, AMD dovrà dunque confrontarsi con la nuova e imminente evoluzione di Atom, e probabilmente adottare anch’essa una tecnologia di tipo SoC.
Proprio negli scorsi giorni GlobalFoundries , la fabbrica di semiconduttori nata recentemente dall’ex divisione manufatturiera di AMD, ha annunciato che entro la fine del 2011 adotterà un processo produttivo a 28 nanometri . Il passo intermedio, previsto per il prossimo anno, consisterà invece nel passaggio ai 32 nm: una tecnologia che il futuro processore ultra-low voltage di AMD potrebbe impiegare fin dal suo debutto.
Meyer non ha comunque fornito alcun dettaglio tecnico sul proprio Atom-killer, ma ha invece voluto precisare come quest’ultimo sia indirizzato ai notebook, e non ai netbook: il motivo evidentemente non è legato ai consumi, visto che questi vengono dichiarati persino inferiori a quelli di Atom, bensì al fatto che, secondo Meyer, le funzionalità dei netbook sono rapidamente destinate ad allinearsi a quelle dei notebook classici. Per tale motivo, il boss di AMD è convinto che lo stesso termine netbook avrà vita breve . Ma più che una convinzione, quella di Meyer appare una speranza: è noto come il termine netbook sia stato “coniato” – o meglio, preso in prestito – da Intel, di conseguenza il suo suono non deve risultare molto gradito alle orecchie di AMD. Del resto anche Microsoft ha preferito optare per il più generico small notebook .
Non si può infine non essere d’accordo con Meyer quando afferma che il concetto di netbook sta rapidamente cambiando : dal piccolo ed economico Eee PC 701 da 7 pollici si è oggi passati a definire netbook dei portatili con schermo da 12 o persino 13 pollici capaci di riprodurre video HD e costare quasi quanto un subnotebook classico.
Commentando il debutto delle architetture ARM sul mercato netbook, Meyer ha affermato che queste avranno molta difficoltà ad affermarsi , ed a suo avviso il motivo è dato dalla scarsità di software. Meyer non sembra però valutare un aspetto da lui stesso sollevato in precedenza: il fatto che i netbook basati su chip x86 hanno ormai perso la loro identità originaria, diventando qualcos’altro. Per le architetture ARM potrebbe dunque aprirsi un importante spazio nella fascia più bassa del mercato, quella dei portatilini realmente economici e ultracompatti: dispositivi sui quali non servono vagonate di software, ma poche e mirate applicazioni.
Tra i chip designer che stanno tentando di penetrare nel lucroso mercato delle CPU per netbook c’è anche VIA, che ha già pianificato il rilascio di una nuova versione di Nano entro l’anno e di un modello dual-core per l’inizio del 2010.
Nano 3000, questo il nome del nuovo chip a singolo core, promette migliori performance (dal 15 al 20 per cento in più) e minori consumi energetici. Già disponibile come campione, questa CPU dovrebbe fare capolino sui primi netbook giusto in tempo per le prossime festività natalizie.
Alessandro Del Rosso