Roma – Novità regolatorie sul fronte italiano della telefonia mobile. Nella giornata di ieri, il Consiglio dell’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato due provvedimenti di rilievo: il primo riguarda il riassetto delle frequenze utilizzate dagli operatori, mentre il secondo è una proposta di riduzione delle tariffe di terminazione , in pratica una bozza di roadmap che delinea un percorso da seguire fino all’estate del 2011.
L’obiettivo del riassetto definito dall’Authority è quello di consentire “un uso più efficiente dello spettro radio con la possibilità di utilizzare tecnologie di terza generazione, quali l’UMTS, nelle bande a 900 MHz ( refarming ), attualmente utilizzate per il GSM”. Un traguardo inseguito da molto tempo e che solo ora permette all’Italia di non lasciare inutilizzate risorse utili all’evoluzione delle tecnologie di telefonia mobile, avviando le procedure per il passaggio all’UMTS a 900 MHz (frequenze liberate dalla disattivazione della rete TACS ), e ridefinendo l’assegnazione delle frequenze a 2100 MHz UMTS.
Queste ultime – come ricorda l’Autorità – si sono rese disponibili “al termine del contenzioso giudiziario relativo a IPSE2000” (che se le era aggiudicate senza però utilizzarle) e potranno essere assegnate mediante “procedura competitiva”, un’asta a cui potranno partecipare gli operatori esistenti, ma anche nuove realtà interessate ad entrare nel mercato.
Ma, come detto sopra, l’Autorità presieduta da Corrado Calabrò è intervenuta anche sul fronte delle tariffe di terminazione, approvando uno schema di provvedimento che prevede una progressiva riduzione delle tariffe attualmente in vigore, “nella misura di oltre il 30 per cento nell’arco di un triennio”.
“I valori suggeriti per i singoli operatori – spiega l’Authority – riflettono una curva di discesa ( glide path ) che conduce a livelli sostanzialmente analoghi a quelli stabiliti dal regolatore britannico (Ofcom). Il provvedimento sarà adottato definitivamente, con conseguente entrata in vigore, a conclusione della consultazione pubblica (che avrà la durata di trenta giorni) e dopo avere acquisito i pareri della Commissione europea e dell’ Autorità Antitrust “.
Tre le tappe fondamentali della proposta dell’Autorità:
– 1° luglio 2008 – per Telecom Italia, Vodafone e Wind, entrano in vigore le tariffe stabilite dalla delibera 3/06/CONS (nessun nuovo intervento regolamentare);
– 1° settembre 2008 – la tariffa di H3G scende a 13 centesimi di euro, con una riduzione del 20%, sulla base di un apposito provvedimento, che sarà sottoposto a consultazione pubblica ed al parere della Commissione Europea;
– 1° luglio 2009 – entra in vigore il nuovo glide path triennale, con i valori indicati in tabella.
Dario Bonacina