Audi, nota azienda automobilista bavarese che produce vetture di lusso, si prepara a lanciare un nuovo sistema di intrattenimento interattivo a bordo realizzato in collaborazione con Google e basato su Android . Secondo il Wall Street Journal , al CES di Las Vegas di gennaio ci sarà l’annuncio ufficiale: l’obiettivo è replicare la stessa esperienza, per funzioni e contenuti, già presente sugli smartphone equipaggiati con il sistema operativo di Mountain View. E non cedere terreno alla concorrenza, in particolare ad Apple che porta avanti programmi analoghi per installare iOS su BMW e Mercedes.
Lo scopo di tutti i produttori automobilistici è integrare nelle future autovetture sempre più elettronica visibile e invisibile: non soltanto macchine senza pilota che si destreggiano da sole nel traffico, ma anche dotate di connettività che fornisca informazioni in tempo reale sul traffico, musica e altri contenuti multimediali direttamente nel cruscotto. Magari prelevandoli da servizi che gli utenti già conoscono e utilizzano, a cui sono magari già abbonati: nel caso di Android ci sono Play Store e Play Music, Apple ovviamente punta a vendere sottoscrizioni a iTunes Music, ma non mancheranno altre app concorrenti come Spotify o Pandora che già oggi sono ampiamente utilizzati in macchina attraverso gli smartphone.
La differenza in termini pratici per i potenziali acquirenti sarà palese: le mappe e gli strumenti di navigazione GPS saranno analoghi a quelli a cui sono abituati sui propri cellulari. Le informazioni sulle attività commerciali saranno le stesse già a disposizione su Android o nei browser desktop, e come già succede con le prime auto che integrano il software Apple si potrà farsi leggere i messaggi in arrivo e rispondere dettando il testo. Google ha già in cantiere qualcosa di simile con Hyunday : l’annuncio relativo risale a gennaio 2013, e proprio nel 2014 dovrebbero vedere la luce le prime vetture coreane con mappe Google integrate.
Resta da chiarire che tipo di approccio sceglierà di adottare Audi assieme a Google per traghettare Android sulle auto. Le informazioni circolate puntano verso il mirroring dello schermo del telefono sul display di bordo: in altre parole, sarà necessario avere il proprio smartphone per utilizzare al meglio il sistema , oppure ne verrà fornito uno assieme all’auto. In ogni caso Google e Apple non sono sole in questa rincorsa: anche la giapponese Panasonic, che sta attraversando un momento di riflessione sul proprio futuro, pensa di dirottare molte delle proprie risorse sul mercato automotive, abbandonando gradualmente il sempre più complicato e meno profittevole settore dell’elettronica di consumo.
Luca Annunziata