Un anno fa nessuna aveva idea di cosa si sarebbe abbattuto sulla nostra quotidianità, sul nostro modo di essere produttivi: l’avvento della pandemia, i lockdown e le misure di distanziamento hanno profondamente (e per sempre) cambiato il modo di interfacciarsi con le mansioni di ogni giorno. Abbiamo imparato a lavorare da casa, in smart working per usare un termine sempre più in voga. Una tendenza ben fotografata anche dai numeri registrati da eBay in particolare per quanto riguarda gli articoli destinati all’allestimento di postazioni professionali all’interno delle mura domestiche.
Il boom dello smart working fotografato da eBay
La piattaforma afferma di aver visto un +49% nei volumi di vendita relativi a prodotti per la creazione di spazi “working friendly”. Più nello specifico, mouse e tastiere hanno chiuso il 2020 con un +176%, scrivanie e mobili porta PC con un +85%, docking station per laptop a +59%, toner, cartucce e carta con il +51,5%, stampanti e plotter a +32,8% e monitor a +31,8%.
Di particolare interesse inoltre la statistica riguardante le fasce d’età di chi ha effettuato gli acquisti: 172.618 prodotti tra i 45 e i 64 anni, 121.115 prodotti tra i 25 e i 44 anni.
Secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, durante il lockdown della scorsa primavera lo smart working ha interessato 6,58 milioni di cosiddetti “lavoratori agili”, circa un terzo dei dipendenti in tutta Italia. Il valore è più che decuplicato rispetto ai 570.000 censiti nel 2019. Il report si completa con una dichiarazione attribuita a Ludovica + Roberto Palomba, architetti e designer, fondatori di Studio Palomba Serafini Associati.
Questo particolare periodo ha portato grandi variazioni per quanto riguarda la richiesta di un nuovo design, arrivando a progettare oggetti che abbiano una comodità ed una ergonomia, ma che contemporaneamente si caratterizzino per un’estetica domestica e accogliente. Ridisegniamo dunque, pur mantenendo tutte quelle grazie di oggetti, accettabili e caldi da vivere all’ interno delle mura domestiche, prevedendo ad esempio lo spazio per accessori come la stampante, in modo che la casa non diventi in termini estetici un ufficio.