Sono europei i primi cinque paesi che retribuiscono più
profumatamente i professionisti IT. Ad annunciarlo, un’ indagine Mercer che ha analizzato gli stipendi lordi annuali dei dipendenti di oltre 6500 aziende in 35 paesi del mondo.
Prima fra tutti la Svizzera , le cui aziende retribuiscono con gli stipendi più cospicui tutti i dipendenti della sfera IT. Un manager IT percepisce in media 111mila euro l’anno : dieci volte le retribuzioni dell’ultimo paese in classifica, il Vietnam , che per gli stessi lavori di responsabilità assegna uno stipendio di 12mila euro l’anno . Certo, Vietnam e Svizzera sono due nazioni con storie e caratteristiche completamente differenti, basti confrontare il PIL pro capite dei due stati: stando ai dati offerti dal fondo Monetario Internazionale, la Svizzera figura al settimo posto, mentre il Vietnam si colloca al 122esimo.
La Svizzera è seguita da Danimarca, Belgio , Regno Unito e Irlanda , con stipendi annuali che oscillano fra i 97mila e gli 85mila euro. Si collocano al sesto posto gli Stati Uniti, con retribuzioni medie annuali di 84.650 euro, seguiti dalla Germania , sesta della rosa dei paesi dell’Europa occidentale a comparire nella classifica delle retribuzioni più appetibili per i manager IT.
A seguire sfilano Canada, con retribuzioni che si aggirano intorno ai 74mila euro; Hong Kong, il primo paese asiatico della classifica; Australia, che assegna ai dirigenti IT una media di 70mila euro all’anno.
Sono invece principalmente orientali i dieci paesi in cui i professionisti dell’Information Technology percepiscono le retribuzioni meno generose , spiega Neo Siew Khim, rappresentante di Mercer per i mercati asiatici: oltre al Vietnam, nella poco meritoria classifica figurano Filippine, India, Indonesia, Cina e Malaysia, con stipendi che non sfiorano i 30mila euro l’anno. Appartiene però all’Unione Europea il paese che, dopo il Vietnam, retribuisce meno i suoi manager IT: è la Bulgaria, con stipendi annuali che si aggirano intorno ai 17mila euro.
La storia si ripete se dalle retribuzioni dei manager si passano ad osservare quelle degli impiegati di livello inferiore: fanno di nuovo gola gli stipendi offerti dalle aziende svizzere, 71mila euro l’anno, mentre sono ancora gli impiegati vietnamiti a percepire i salari meno cospicui, che non sfiorano i 4mila euro. Una tendenza che Mercer imputa al progressivo outsourcing degli impieghi di basso livello presso regioni in cui il costo del lavoro è più contenuto: nei paesi con la forza lavoro più esigente si concentrano professionisti pure di basso livello, ma con competenze specialistiche, che come tali necessitano di essere retribuite.
È nei paesi in cui gli stipendi medi sono più bassi che si osserva, in proporzione, una differenza più marcata tra le retribuzioni accordate ai manager e ai dipendenti su cui gravano meno responsabilità. Un trend che un analista di Mercer spiega con le differenti strategie che le aziende sviluppano per ricompensare i dipendenti: se sul mercato del lavoro occidentale si punta su avanzamenti di carriera e benefit che non hanno un corrispettivo in denaro, in oriente si pone l’accento soprattutto sulla retribuzione.
L’Italia? Persa nel calderone degli stati le cui aziende retribuiscono senza infamia e senza lode. Compensi che i dipendenti del settore non ritengono adeguate : la classifica di Mercer non fa alcun accenno al costo della vita nei paesi presi in considerazione.
Gaia Bottà