Caro Punto Informatico, leggendo la lettera inerente alla questione dei sequestri dei siti, io invece voglio portare alla luce la mia esperienza di web developer trasferito o meglio, emigrato in Spagna, proprio per la totale inaffidabilità di parecchi dei miei clienti italiani.
Ho lavorato in Italia sulle piattaforme web dal 1998 come sviluppatore e grafico per parecchi anni, sia sviluppo in ambito web dalla pagina fatta in notepad fino alla pagina utilizzando i più sofisticati prodotti per lo sviluppo web (coldfusion) oltre ad aver fatto sviluppo per CMS personali: PHP Integrazioni Perl/CGI Python eccetera. Prima del passaggio alla legge ex Treu ora Maroni, la situazione era difficile ma non ingestibile per i professionisti, prima ovviamente dell’attuazione delle bodyrental e dei cosiddetti subappalti incrociati.
I Professionisti venivano pagati discretamente e l’ambiente clientelare era gestibile. Con l’avvento di queste leggi via via trasformavano i concetti di professionalità in problemi di riduzione costi grazie a queste cosiddette srl casereccie. E da lì per noi è cominciata la crisi.
I Motivi sono i seguenti.
In primis l’avvento del professionista pagato poco e maltrattato cominciava a diventare una realtà tristissima ma concretissima. Al vecchio cliente non gli importava più la qualità del lavoro o se la persona che produceva un appliance online sapeva cio’ che faceva. Abbagliati dai grandi professionisti a poco prezzo, che certi commerciali di tali srl rifilavano ai miei ex clienti, cominciarono a seguire la via dei “saldi” sguarnendo di giorno in giorno il mio portafoglio clienti.
Risultato, dopo questa jungla tutta italiana della flessibilizzazione “co’ a pummarola ingoppa” (flessibilizzazione completamente diversa rispetto alla Spagna), noi professionisti eravamo obbligati per non morire di fame ad essere richiamati allo stesso prezzo delle body rental e dei loro “sponsor” per aggiustare i casini che i nuovi professionisti ad un tot al chilogrammo inviano ai miei ex clienti.
Vi posso assicurare che orrori simili erano difficili da vedere: errori sintattici, copia e incolla di pezzi di codice malfunzionante, addirittura uno di questi “prodotti” produceva crash continui al webserver!
Secondo. I pochi professionisti che continuavano a sopravvivere nella giungla del nuovo web, dovevano affrontare ragazzini dal “frontpage facile”, nipotini o “nipotine” (con le minigonne e non so se mi sono spiegato chiaramente) che gestivano il portale e che non sapevano assolutamente nulla di nulla, pensando che aver fatto un corso alla regione le metteva nelle possibilità tecniche di sapere cosa stavano facendo.
Tutto questo aggiunto alla difficoltà di competere liberamente con un mercato letteralmente “drogato” dai nuovi signori della IT dall’appaltino facile facile, e da questa mandria di forsennati tuttologi del web che stavano invadendo un mercato florido.
Leggendo la lettera di ieri, mi è venuto un pochino da ridere, leggendo frasi come “aggiustando pc… ho scoperto”. Ai tempi miei quelli che aggiustavano i PC non avevano alcuna voce in capitolo, e oggi me ne dispiace per il mio mercato, mandano lettere su presunti siti web sequestrati (sembra l’anonima sarda del web) a quella persona consiglierei di pensare a fare il suo lavoro ed a evitare di trattare di cose che non puo’ capire.
Molti miei ex colleghi che hanno agenzie serissime si ritrovano con IL TERRORE di fare un lavoro e di non essere pagati e ogni volta sentirsi dire: senti ma puoi aggiungermi questo? Che ti costa, e ogni volta continuano a pretendere gratis cose che dovrebbero pagare. Io non vado certo dall’idraulico e dopo aver pagato per aver cambiato un rubinetto gli vado a chiedere: visto che ci sei mi aggiusti anche la doccia gratis? Tanto che ti costa, sei già qua! Oppure bloccano tutto perché questi pagamenti a 120-180 giorni non arrivano mai. Insomma sparare a zero su tutto il settore mi pare un tantino esagerato, senza poi avere la visione di insieme che un professionista puo’ avere.
Il problema è che in Italia tutti ormai si sentono professionisti, anche il ragazzino di 16 anni che fa il corsetto su come assemblare i PC, e tutto questo grazie anche a leggi appositamente create per creare vantaggi ai soliti e svantaggi a tutto il resto del nostro mercato.
Io ho deciso di trasferirmi qui in Spagna proprio perché ero stanco di tutto questa nuova mistificazione della flessibilità, che è tutta italiana e per nulla europea. Basta uscire dal proprio confine e chiedersi: come mai all’estero questo tipo di aziende da cantina snc non esistono? Come mai le agenzie qui fanno solo intermediazione tra voi e il cliente e non vi chiedono di firmare contratti con loro? Come mai che qui i professionisti vengono pagati come tali?
Se rispondete con sincerità a queste domande riuscirete a capire perché qualche web agency presa dal panico di non essere adeguatamente pagata blocchi l’accesso e i contenuti al sito.
Carlo C.