Dopo le accuse mosse da China Labor Watch (CLW), Samsung ha deciso di muoversi per verificare le condizioni di lavoro garantite dai fornitori dei suoi componenti cinesi ai propri dipendenti.
La coreana non poteva fare altrimenti: lo studio dell’organizzazione non profit ha messo in luce, tra l’altro, l’impiego di lavoratori minorenni all’interno delle fabbriche del suo partner cinese HEG.
Invece di inviare una società terza ad effettuare i controlli, come fatto finora, stavolta Samsung se ne occuperà direttamente inviando propri rappresentanti che potranno anche, in caso di necessità, adottare le necessarie contromisure. ( C.T. )
Pubblicato il 9 ago 2012
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