Il progetto pilota Lazio e-citizen – Cittadinanza digitale ha portato all’inclusione nelle nuove tecnologie dell’informazione di 1900 persone, 1300 delle quali over45. Tra di loro anziani, casalinghe, immigrati e pensionati.
Ad annunciarlo sono i promotori del progetto voluto dall’Assessorato all’Istruzione Formazione e Diritto allo Studio della Regione Lazio attraverso la Filas (la società regionale dedicata al sostegno dell’innovazione), in collaborazione con istituti scolastici e l’Università Roma 3. Patronicanto dal CNIPA è finanziato anche da AICA, USR ed ENEA.
“I numeri sui primi 6 mesi dei corsi e-citizen – si legge in una nota – rivelano un crescente interesse per internet e le nuove tecnologie che accomuna tutte le generazioni. 1869 corsisti (1200 l’obiettivo iniziale), un esubero di altre 1000 richieste di partecipazione, 4.500 ore di pratica in 41 sedi tra università, scuole e Cpt nelle 5 province del Lazio, 64 docenti aiutati da oltre 400 giovani “facilitatori” provenienti dalle scuole superiori laziali”.
“Un esempio di e-democracy – dicono i promotori – che rovescia un paradigma tradizionale tra generazioni e permette all’esperienza dei più giovani di aiutare i meno giovani. Infatti i facilitatori nei corsi sono studenti delle scuole superiori e insegnanti che affiancano il tutor previsto per ogni corso. Si tratta inoltre di un modello didattico innovativo che paga, vista la bassissima quota di abbandono dei corsi (3 per cento)”.
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