A seguito delle recenti modifiche legislative e della pubblicazione della Circolare AdE n. 33/E del 6 ottobre 2022, il mercato dei crediti fiscali si è rianimato, portando alla possibilità di definire nuovi accordi sulla cessione crediti da parte delle banche ai correntisti.
La remunerazione però è inferiore rispetto alle condizioni garantite prima del 2021. Ma cosa propone Fineco, la banca diretta multicanale indipendente che offre, in unico conto, servizi di banking, credit, trading e investimento? Vediamolo.
Cessione crediti, le aliquote di Fineco
Se si considerano le diverse proposte sulle aliquote di cessione crediti, la proposta di Fineco è la più conveniente. Entrando in questa pagina si può aprire un conto con Fineco, mentre nel sito ufficiale dell’istituto bancario sono presenti le soluzioni offerte ai propri clienti relativi a:
- interventi Superbonus 110%;
- interventi con percentuali di detrazione inferiore.
Fineco ha chiarito alcune cose sulle detrazioni ricevute per lavori per i quali sono state sostenute spese durante il periodo di applicazione.
Queste possono essere trasferite solo da persone fisiche residenti e non residenti, dai titolari di un conto corrente presso la banca che ha sostenuto spese per l’attività per la quale si ha diritto alla detrazione.
Il controvalore dovuto dopo la cessione del credito viene calcolato come percentuale dell’importo nominale dei crediti d’imposta trasferiti, il quale dipende però dal tipo di intervento.
In altre parole, qualora il costo dei lavori ammonta a 50.000 euro e il credito fiscale è del 110% con recupero fiscale quinquennale, il controvalore che verrà pagato dall’istituto bancario è di 50.000 euro.
La cessione del credito non può essere richiesta per importi sotto i 35.000 euro. Se risulta inferiore, la banca ha facoltà di non acquistare il credito e, eventualmente, applicare le penali previste.
Come detto sopra, la cessione del credito può essere richiesta soltanto dai clienti Fineco. Quindi, bisogna aprire un conto per aderire all’iniziativa.